venerdì 18 novembre 2016

L’Orchestra di Padova e del Veneto al Teatro Dal Verme

L’orchestra, diretta da Marco Angius, sarà ospite, nel cartellone della 72ª Stagione sinfonica dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali, sabato 19 novembre alle ore 17.00. In programma musiche di Borodin, Casella e Šostakovič

(Foto di Alessandra Lazzarotto)
Il secondo concerto affidato a un’orchestra ospite nel cartellone della 72ª Stagione sinfonica dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali segna un graditissimo ritorno, quello dell’Orchestra di Padova e del Veneto, che, anche per questo 2016, calca il palco del Teatro Dal Verme diretta dal M° Marco Angius.


Dalla Russia di fine Ottocento dipinta Nelle steppe dell’Asia Orientale descritte da Borodin per celebrare la vittoria nel Turkestan di Zar Alessandro II, la formazione guidata da Angius ci porterà nella Parigi di inizio Novecento, con la suite dal balletto ispirato e tratto dalla novella di Pirandello, La Giara, e commissionato a Alfredo Casella dai Ballets Sueidos. Per il finale, maestosamente torneremo in Russia, questa volta nel 1945, quando i sovietici celebravano la vittoria nella Seconda Guerra Mondiale sulle note della Nona Sinfonia di Šostakovič.

Marco Angius è un direttore di riferimento per il repertorio moderno e contemporaneo. Dopo aver concluso gli studi musicali a Roma e quelli universitari a Bologna poco più che ventenne, si dedica inizialmente alla direzione d’ensemble fondando il gruppo Algoritmo con cui vince il Premio del Disco Amadeus per l’incisione di Mixtim di Ivan Fedele (Stradivarius, 2007), quindi debutta con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino (che dirige regolarmente fin dall’edizione Rai Nuova Musica del 2006), Maggio Musicale Fiorentino, Teatro La Fenice, Teatro Comunale di Bologna, Orchestra della Toscana, Orchestre de Nancy, Teatro Petruzzelli, Orchestra Giuseppe Verdi di Milano, I Pomeriggi Musicali, Orchestra della Svizzera Italiana, Orchestre de Chambre de Lausanne, Orchestra di Padova e del Veneto. Già assistente di Sir Antonio Pappano per il Guillaume Tell di Rossini (Emi Records, 2011), nel 2012 debutta con l’Ensemble Intercontemporain alla Cité de la musique di Parigi e con la Tokyo Philharmonic all’Opera City di Tokyo. Marco Angius è stato invitato da festival quali Biennale di Venezia, MiTo, Milano Musica, Warsaw Autumn Festival, Ars Musica di Bruxelles, Biennale Zagreb, deSingel di Anversa (con l’Hermes Ensemble di cui è principale direttore ospite), Traiettorie, Romaeuropa Festival, Royal College of Music, Accademia Musicale Chigiana. Nella ricca produzione discografica spiccano opere di Salvatore Sciarrino (Luci mie traditrici per Stradivarius/Euroarts, Le stagioni artificiali, Studi per l’intonazione del mare, Cantiere del poema, Cantare con silenzio), Ivan Fedele (Mixtim e Mosaîque), Giorgio Battistelli (L’imbalsamatore con l’Ensemble Icarus), John Cage (Imaginary landscapes e Sixteen dances), Franco Evangelisti (Die Schachtel), Arnold Schönberg (Pierrot lunaire con l’Ensemble Prometeo), Michele dall’Ongaro (Checkpoint, Orchestra di Padova/Ex Novo Ensemble), Nicola Sani (In red, Stradivarius 2014). È autore di numerosi saggi e scritti sulla musica contemporanea. Tra le produzioni più recenti: Aspern di Sciarrino, Jakob Lenz di Rihm e Don Perlimplin di Maderna, L’imbalsamatore di Giorgio Battistelli, La chute de la maison Usher di Ivan Fedele, L’Italia del destino di Luca Mosca e La metamorfosi di Silvia Colasanti al Maggio Musicale Fiorentino, La volpe astuta di Janácek, Il diario di Nijinsky di Detlev Glanert (2009). Tra gli impegni recenti, la monumentale esecuzione e incisione integrale dell’Arte della fuga di Bach orchestrata da Hermann Scherchen con l’Orchestra di Padova e del Veneto, una nuova produzione di Gianni Schicchi di Puccini e Alfred, Alfred di Donatoni col Teatro Sperimentale di Spoleto, le musiche di scena per L’Arlésienne di Bizet con l’Orchestra della Toscana e Chiara Muti, Risonanze erranti di Luigi Nono al Teatro Farnese con l’Ensemble Prometeo di Parma.

L’Orchestra di Padova e del Veneto si è costituita nell’ottobre 1966 e nel corso di quasi cinquant’anni di attività si è affermata come una delle principali orchestre italiane nelle più prestigiose sedi concertistiche in Italia e all’estero. L’Orchestra è formata sulla base dell’organico del sinfonismo “classico”. Peter Maag – il grande interprete mozartiano – ne è stato il direttore principale dal 1983 al 2001. Alla direzione artistica si sono succeduti Claudio Scimone, Bruno Giuranna, Guido Turchi, Mario Brunello (direttore musicale, 2002-2003), Filippo Juvarra (Premio della Critica Musicale Italiana “Franco Abbiati” 2002). Nel settembre 2015 Marco Angius ha assunto l'incarico di direttore musicale e artistico. Nella sua lunga vita artistica l’Orchestra annovera collaborazioni con i nomi più insigni del concertismo internazionale tra i quali si ricordano S. Accardo, P. Anderszewski, M. Argerich, V. Ashkenazy, J. Barbirolli, Y. Bashmet, R. Buchbinder, M. Campanella, G. Carmignola, R. Chailly, C. Desderi, G. Gavazzeni, R. Goebel, N. Gutman, Z. Hamar, P. Herreweghe, A. Hewitt, C. Hogwood, L. Kavakos, T. Koopman, A. Lonquich, R. Lupu, M. Maisky, V. Mullova, A. S. Mutter, M. Perahia, I. Perlman, M. Quarta, J. P. Rampal, S. Richter, M. Rostropovich, H. Shelley, J. Starker, R. Stoltzman, H. Szeryng, U. Ughi, S. Vegh, K. Zimerman. L’Orchestra è l’unica Istituzione Concertistico - Orchestrale (I.C.O.) operante nel Veneto e realizza circa 120 concerti l’anno, con una propria stagione a Padova, concerti in Regione, in Italia per le maggiori Società di concerti e Festival. Nelle ultime Stagioni si è distinta anche nel repertorio operistico, riscuotendo unanimi apprezzamenti in diversi allestimenti di Don Giovanni, Le nozze di Figaro e Così fan tutte di Mozart, Il barbiere di Siviglia, Il turco in Italia e Il Signor Bruschino di Rossini, L’elisir d’amore, Don Pasquale e Lucrezia Borgia di Donizetti, Rigoletto di Verdi, La voix humaine di Poulenc e Il telefono di Menotti. A partire dal 1987 l’Orchestra ha intrapreso una vastissima attività discografica realizzando oltre cinquanta incisioni per le più importanti etichette. Tra le pubblicazioni più recenti l’Arte della fuga di Bach/Scherchen diretta da M. Angius (Stradivarius), Vivaldi Seasons and Mid-Seasons con S. Tchakerian e P. Tonolo (Decca), Sinfonie e concerti di Pleyel e Vanhal con L. Bizzozero e S. Bohren (Sony), la Passione di Gesù Cristo di Paër diretta da S. Balestracci (cpo), i Concerti per violoncello di Haydn e Wranitzky con E. Bronzi solista e direttore (Concerto). L’Orchestra di Padova e del Veneto è sostenuta da Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione del Veneto e Comune di Padova.

            Sabato 19 novembre ore 17.00

Teatro Dal Verme
Via San Giovanni sul Muro 2 – Milano

Borodin, Nelle steppe dell’Asia Centrale 
Casella, La giara, suite, op. 41 bis 
Šostakovič, Sinfonia n. 9, in Mib maggiore, op. 70

Direttore: Marco Angius
Orchestra di Padova e del Veneto

Biglietti

Interi     Primo Settore (Platea, dalla fila 1 alla 30): € 20,00 + prevendita
              Secondo Settore (Platea, dalla fila 31 alla 40): € 14,50 + prevendita
              Balconata: € 11,00 + prevendita

Ridotti*          Primo Settore (Platea, dalla fila 1 alla fila 30) € 16,00 + prevendita
              Secondo Settore (Platea, dalla fila 31 alla fila 40) € 12,50 + prevendita
              Balconata € 9,00 + prevendita


Biglietti per I Pomeriggi in anteprima

Interi     € 10,00 + prevendita
Ridotti*          € 8,00 + prevendita

* (Giovani under 26; Anziani over 60; Cral; Associazioni Culturali; Biblioteche; Gruppi; Scuole e Università)


Biglietteria TicketOne - Teatro Dal Verme
Via San Giovanni Sul Muro, 2 – 20121 Milano
Tel. 02 87.905.201
dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00


(comunicato stampa)