martedì 10 maggio 2016

La Stagione di Balletto 2016 ~ 2017 del Teatro alla Scala

Il comunicato del Direttore del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, Mauro Bigonzetti

(© Marco Brescia)
L’incarico che mi è stato affidato e che ho assunto all’inizio di marzo mi ha portato a una duplice condizione: la programmazione necessariamente già delineata e gli accordi artistici stabiliti mi hanno dato da una parte la conferma della altissima qualità della scelta musicale destinata ai balletti (Delibes, Stravinskij, Ravel, Rimskij-Korsakov, Händel, Mendelssohn, Čaikovskij e Prokof’ev,  un repertorio musicale strepitoso) e del prestigio dei direttori, con ritorni ma anche con inedite collaborazioni, con Zubin Mehta, Paavo Järvi e Felix Korobov; dall’altra mi hanno dato fin d’ora la possibilità, pur in questa fase di passaggio, di iniziare a lanciare qualche suggestione su quanto vorrei in futuro poter sviluppare ulteriormente, e già ottimizzare alcuni dati con lo sguardo rivolto alla qualità, all’impegno artistico e tecnico del Corpo di Ballo. 

Fondamentale per il rafforzamento di una compagnia è contare su nuove creazioni, rinnovare il repertorio sia nel rispetto della storia del balletto sia della crescita degli artisti, ma anche mantenere grandi titoli dell’Ottocento e Novecento e dare impulso alla creatività attuale, possibilmente italiana. Soprattutto poter fornire agli artisti del Ballo titoli che sempre più possano far sviluppare le potenzialità che ho già potuto appurare al suo interno, per far emergere nuovi solisti e nuovi primi ballerini, attraverso l’impegno nei ruoli che questi titoli possono offrire: un Corpo di Ballo sempre più protagonista privilegiato, grazie a creazioni cucite su misura, che potranno quindi valorizzare al meglio gli interpreti, e con un equilibrio fra guest e cast di casa. La Stagione 2016-2017 porta un aumento dei titoli, che saranno  sette, con quattro creazioni: una nuova Coppélia in apertura di stagione, una nuova Shéhérezade, affidata a Eugenio Scigliano, coreografo che ha già dato prova di qualità artistiche ed espressive con diverse compagnie italiane e non solo, con cui ho voluto fare questa scommessa, nell’ottica di affidare in ogni stagione una creazione a un coreografo italiano, che si associa nella stessa serata a La Valse, progetto coreografico che verrà affidato ad alcuni artisti del balletto scaligero, sotto la mia supervisione: un’iniziativa nuova, stimolante, che la Sovrintendenza ha accolto con grande entusiasmo e che vuole essere una fucina per far sperimentare a livello creativo la compagnia, da sviluppare ogni anno; nuova anche l’ulteriore tappa del progetto su musica da camera, che quest’anno si concentra sull’universo di Händel. Sette titoli in cartellone, ma nove i balletti, essendo due serate strutturate in dittico; accanto alle nuove produzioni, Petruška e Le sacre du printemps  a evocare il mondo, le atmosfere e il fermento della creatività dell’inizio del secolo scorso; Sogno di una notte di mezza estate di Balanchine e Romeo e Giulietta di MacMillan, che sono parte della storia del Balletto scaligero e del Teatro stesso, avendo entrambi allestimenti realizzati appositamente per la Scala, e il Lago dei cigni di Ratmansky, nato in coproduzione con Opernhaus Zürich e che a giugno entrerà per la prima volta nel nostro repertorio.

Mauro Bigonzetti
Direttore del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala