giovedì 8 gennaio 2015

Il debutto di Joshua Bell al Teatro alla Scala

Lunedì 12 gennaio alle ore 20.00, il violinista debutta al Piermarini con la Filarmonica della Scala diretta da Fabio Luisi. Domenica 11 gennaio alle ore 19,30, l’inaugurazione del ciclo “Prove Aperte


(Foto di Lisa Marie Mazzucco)
 
Lunedì 12 gennaio alle ore 20.00 Fabio Luisi torna sul podio della Filarmonica per il secondo concerto della stagione 2014-2015 al Teatro alla Scala. Doppio appuntamento con il pubblico a Milano per il direttore Luisi e il solista Joshua Bell che il giorno prima del concerto, domenica 11 gennaio alle ore 19.30, saranno impegnati anche nella prova aperta a sostegno del non profit che inaugura il ciclo “La Filarmonica della Scala incontra la città”. Gli incassi della Prova Aperta saranno devoluti alla sezione di Milano di UILDM - Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare.


È sempre più solido il rapporto della Filarmonica con Fabio Luisi (direttore principale al Metropolitan di New York e direttore stabile all’Opernhaus di Zurigo) dopo il debutto del 2012 e il successo delle tournée a San Pietroburgo nello stesso anno e a Versailles del 2013, cui è seguita l’incisione del primo CD dedicato a Respighi Casella per la collana ‘900 Italiano (Sony Classical). Luisi, appena nominato direttore stabile della Danish National Orchestra, in questa occasione dirigerà un programma in cui spiccano due capolavori assoluti della musica del Noveceno: Lontano di György Ligeti e Amériques di Edgar Varèse, compositore di cui ricorre nel 2015 il cinquantesimo anniversario della scomparsa.

Apre il concerto il violinista statunitense Joshua Bell, che esordì quattordicenne con Riccardo Muti ed è già stato ospite della Filarmonica durante la tournée in Grecia del 2011 sotto la direzione di Semyon Bychkov. Premio Pulitzer nel 2008 per l’esperimento del Washington Post nella metropolitana in cui vestiva i panni di un artista di strada, oggi direttore dell’Academy of Saint Martin in the Fields, Joshua Bell sale per la prima volta sul palcoscenico del Piermarini per eseguire il Concerto per violino di Brahms.

Programma

Lontano. Composto nel 1967, il brano offre un esempio del suo concetto di immobilità e di quell’effetto che il compositore stesso definiva di “coltre sonora”. Come per Atmosphères e i brani coevi, che propongono lo stesso discorso musicale, siamo di fronte ad una grande orchestra senza percussioni. Lontano prosegue il cammino di originalissima invenzione sonora sperimentato da Ligeti in ApparitionsAtmosphères e Lux aeterna con l’impiego della cosiddetta “micropolifonia” e il rinnovato interesse per l’antica forma del Canone. Eseguito per la prima volta a Donaueschingen, in quello stesso ’67, dall’Orchestra di Baden cui era dedicata insieme al direttore Ernest Bour, è Ligeti, nelle note di programma, ad esprimere l’idea che effonde da questa scrittura musicale così particolare: “dietro la musica c’è un’altra musica, e un’altra dietro ancora, in una prospettiva infinita, come quando ci si riflette in uno specchio doppio”.

Amériques. Composto negli Stati Uniti tra il 1918 e il 1921, è il primo brano della non fluviale produzione di Varèse che il compositre abbia ritenuto degno di essere conservato (ci resta in verità anche una lirica di Verlaine, “Un grand sommeil noir”) e rappresenta una meditazione sull’infinito orizzonte di possibilità dischiuso dal nuovo continente. La prima versione, presentata da Stokovsky a Philadelphia nel 1926, richiedeva più di 140 esecutori. Il brano, ancora influenzato da Stravinskij e Debussy, è un lavoro di vaste dimensioni, riconducibile alla forma del poema sinfonico, che presenta in forma spettacolare gli elementi di ricerca sul timbro e sulle percussioni che costituiranno il contributo più significativo di Varèse alla musica del secolo scorso.

Concerto per violino op. 77. Brahms, virtuoso di pianoforte, compose il Concerto per violino nell’estate 1878 a Pörtschach, sul Wörtersee, per l’amico violinista Jospeh Joachim, cui sottopose la partitura per avere consigli tecnici. Quando Joachim la eseguì, il 1 gennaio 1879 al Gewandhaus di Lipsia, i critici ne lamentarono il carattere eccessivamente sinfonico (che nei progetti originari di Brahms era accentuato dalla scansione in quattro movimenti: il tema dello Scherzo fu probabilmente utilizzato nel Secondo concerto per pianoforte) e la straordinaria difficoltà tecnica (Von Bülow parlò di “concerto contro il violino”). L’ostracismo durò qualche decennio, ma oggi il concerto si è imposto tra i capolavori del genere, al fianco dei concerti di Beethoven e Čajkovskij.

Direttore Principale del Metropolitan Opera House e Generalmusikdirektor dell’Opernhaus di Zurigo, Fabio Luisi è stato recentemente nominato Direttore Principale della Danish National Symphony Orchestra per la stagione 2017-2018. Dopo aver diretto una nuova produzione del Falstaff di Verdi durante il Festival Saito Kinen Matsumoto in Giappone e due concerti inaugurali per la DNSO, Fabio Luisi ha inaugurato la sua stagione 2014-2015 al Met, dirigendo Macbeth di Verdi con Anna Netrebko e una nuova produzione de La vedova allegra di Lehar con Susan Graham. Nel 2015 dirigerà ancora una nuova produzione di Cavalleria rusticana di Mascagni e Pagliacci di Leoncavallo con Marcelo Álvarez. Gli impegni europei vedono Luisi ad Amsterdam nella nuova produzione di Lulu di Berg per la regia di William Kentridge, e a Zurigo ne I Capuleti e i Montecchi per la regia di Christof Loy. Fabio Luisi è stato Direttore dei Wiener Symphoniker, Direttore Musicale del Pacific Music Festival a Sapporo, Generalmusikdirektor della Staatskapelle e della Sächsische Staatsoper di Dresda (2007-2010), Direttore Artistico del MDR di Lipsia (1999-2007), Direttore Musicale dell’Orchestre de la Suisse Romande (1997-2002), Direttore del Tonkünstlerorchester di Vienna (1995-2000) e Direttore Artistico della Graz Symphony (1990-1996). Nel 2013 ha ricevuto il Grammy Award per le incisioni di Siegfried e Götterdämmerung, e il DVD del ciclo completo pubblicato da Deutsche Grammophon è stato nominato Best Opera Recording del 2012. Le sue incisioni includono rare opere di Verdi (Jérusalem, Alzira, Aroldo), La locandiera di Salieri, I puritani di Bellini e il repertorio sinfonico di Honegger, Respighi e Liszt. Ha inciso tutte le sinfonie e l’oratorio Das Buch mit den sieben Siegeln del compositore austriaco Franz Schmidt. Ha registrato diverse opere di Richard Strauss per Sony Classical e la premiatissima Nona Sinfonia di Anton Bruckner con la Staatskapelle Dresden. Sony Classical ha pubblicato il DVD dedicato a Respighi e Casella realizzato con la Filarmonica della Scala nell’ambito del progetto “900 Italiano”. Fabio Luisi ha iniziato a studiare pianoforte all’età di quattro anni e ha conseguito il diploma nel 1978 al Conservatorio Nicolò Paganini. Ha studiato direzione d’orchestra con Milan Horvat al Conservatorio di Graz.

Joshua Bell è da sempre uno dei più acclamati violinisti sulla scena internazionale. Recentemente nominato Direttore Musicale dell’Academy of St Martin in the Fields, è il primo in assoluto ad ereditare tale incarico da quando, nel 1958, Sir Neville Marriner fondò l’orchestra. I primi mesi del 2015 lo vedranno impegnato con l’Academy of St Martin in the Fields, con la Chamber Orchestra of Europe, in una tournée canadese di recital con il pianista Sam Haywood e con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Marc Albrecht. Tra i principali impegni del 2015 si segnalano concerti con i Münchner Philharmoniker e l’Orchestra Nacional d’Espana e i concerti alla Wigmore Hall di Londra con Steven Isserlis e Jeremy Denk. Compirà una tournée europea di recital con Alessio Bax e con l’Academy of St Martin in the Fields. Della stagione 2013/2014, oltre alla collaborazione con l’Academy of St Martin in the Fields, si segnala la tornée statunitense con il pianista Sam Haywood e i concerti con i Wiener Philharmoniker diretti da Paavo Järvi e la Los Angeles Philharmonic diretta da Gustavo Dudamel. Nell’estate 2014 ha suonato al fianco della Indianapolis Symphony, della Detroit Symphony e della Los Angeles Philharmonic all’Hollywood Bowl, è stato ospite del festival di Aspen, del Festival del Sole Napa, di Ravinia, Verbier, Salisburgo, del Festival Mostly Mozart e Tanglewood e ha tenuto due concerti con la New York Philharmonic a Central Park e al Van Cortland Park. In ambito contemporaneo ha eseguito prime di opere di Nicholas Maw, John Corigliano, Aaron Jay Kernis, Edgar Meyer, Behzad Ranjbaran e Jay Greenberg. Joshua Bell registra in esclusiva per Sony Classical ed ha al suo attivo più di quaranta incisioni. Ha registrato di recente l’album Musical Gifts From Joshua Bell and Friends, in collaborazione con Chris Botti, Kristin Chenoweth, Chick Corea, Gloria Estefan, Renee Fleming, Placido Domingo, Alison Krauss e altri. Incisioni precedenti includono: le Sinfonie n. 4 e n. 7 di Beethoven con l’Academy of St Martin in the Fields; il disco French Impressions con il pianista Jeremy Denk che comprende Sonate di Saint-Saens, Ravel e Franck; At Home With Friends; Le Quattro Stagioni di Vivaldi con l’Academy of St Martin in the Fields; il Concerto di Cajkovskij con la Filarmonica di Berlino; i CD The Red Violin Concerto, The Essential Joshua Bell, Voice of the Violin, and Romance of the Violin (nel 2004 nominato da Billboard ‘CD dell’anno’). Ha inoltre registrato l’album per bambini Listen to the Storyteller in collaborazione con Wynton Marsalis. La carriera di Joshua Bell è stata segnata da numerosi riconoscimenti: nel 2005 è stato introdotto all’Hollywood Bawl Hall of Fame. Nel 2007 si è aggiudicato l’Avery Fischer Prize; nel 2008 ha ricevuto il Premio Pulitzer per un esperimento del Washington Post; nel 2010 Musical America gli ha assegnato la nomina di Instrumentalist of the Year. Oltre a numerose apparizioni in tv (The Tonight Show, CBS Sunday Morning) ha partecipato due volte alla cerimonia dei Grammy Awards. Joshua Bell ha studiato con Josef Gingold e a soli quattordici anni ha debuttato con Riccardo Muti e l’Orchestra di Filadelfia. Suona uno Stradivari Huberman del 1713 ed utilizza un archetto francese del diciottesimo secolo di Francois Tourte.


Teatro alla Scala, Milano

Domenica 11 gennaio 2015 ore 19.30 prova aperta
Lunedì 12 gennaio 2015 ore 20.00 concerto

Fabio Luisi
Joshua Bell, violino

Ligeti, Lontano
Varèse, Amériques (versione 1927)
Brahms, Concerto in re maggiore per violino e orchestra, op. 77

Informazioni
I biglietti sono in vendita a partire da un mese prima sul sito www.geticket.it. La vendita diretta avrà luogo dal giovedì precedente il concerto presso l’Associazione Orchestra Filarmonica della Scala, Piazza Diaz, 6, dalle ore 10.00 alle ore 17.00 fino ad esaurimento. Prezzi: Posto unico Platea € 105,00; Palco € 85,00/65,00; I Galleria € 25,00; II Galleria € 15,00; Ingressi € 5,00.

Prove Aperte
Per informazioni, prenotazioni e acquisto contattare Aragorn 02 465.467.467 dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 17.00. biglietteria@aragorn.it  fax: 02465.467.77
Acquisto on line sul sito www.geticket.it e www.vivaticket.it
Prezzi: da € 5 a 35.


(Comunicato stampa)