martedì 16 aprile 2013

10 mesi con la condizionale per Fazil Say

Il compositore e pianista turco è stato condannato per “insulti ai valori religiosi di una parte della popolazione”






«Sono forse il primo al mondo processato per essersi dichiarato ateo». Fazil Say






Ha fatto il giro del mondo la notizia della condanna a 10 mesi con la condizione per il pianista e compositore Fazil Say: condanna decretata ieri, lunedì 15 aprile 2013, da un tribunale di Istanbul che ha riconosciuto Say reo di “Insulti ai valori religiosi di una parte della popolazione”. Tutto ha iniziato quasi un anno fa, quando in un tweet Fazil Say aveva dichiarato il suo ateismo e ironizzato sulla religione islamica. Tra i suoi tweet, considerati blasfemi, anche la citazione di alcuni versi di un poeta persiano, Omar Khayyam. Poco tempo dopo questi messaggi, Say era stato denunciato da 3 attivisti islamici e immediatamente incriminato dalla procura di Istanbul. Da tempo, il musicista era nel mirino di attivisti musulmani e già alla richiesta di incriminazione aveva parlato di “processo politico” voluto da Recep Tayyip Erdogan. Un anno fa, Say aveva anche dichiarato che, in caso di condanna, si sarebbe trasferito in Giappone.