mercoledì 23 gennaio 2013

Concerto per l’Inaugurazione dell’Anno giudiziario all’Auditorium di Milano

Per il terzo anno consecutivo l’Auditorium di Largo Mahler ospiterà il concerto che celebra l’avvio dell’Anno giudiziario


 



Sarà la Corale Polifonica Nazariana diretta da Lucio Nardi, magistrato e musicista, la protagonista del concerto per l’Inaugurazione dell’Anno giudiziario, in programma venerdì 25 gennaio alle ore 21.00

Sede del concerto, che celebra l’avvio dell’Anno giudiziario, sarà, per il terzo anno consecutivo, l’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo di Largo Mahler. La Corale polifonica Nazariana eseguirà la Messa di Gloria di Giacomo Puccini. Sul palco dell’Auditorium – come vuole una ormai consolidata tradizione – salirà anche un altro ensemble, ospite della Corale, Le Petit Choeur della Scuola Steiner di Lugano, coro di voci bianche diretto dal maestro Alessandro Passuello, che presenterà al pubblico un florilegio musicale di autori vari. Il Concerto è promosso dal Presidente della Corte d’Appello Giovanni Canzio, dal Procuratore generale Manlio Vitale e dal Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Milano Paolo Giuggioli, che saranno presenti all’evento.

L’origine del Concerto per l’Inaugurazione dell’Anno giudiziario di Lucio Nordio
Da Napoli, dove sono nato, ero giunto da poco tempo a Milano per svolgere il difficile lavoro di magistrato quando la mia passione per la musica e il fascino della Chiesa con i suoi riti, mi indussero a creare un coro di musica sacra che, dalla basilica in cui ha sede, prese il nome di Corale Polifonica Nazariana. Nel prossimo giugno il coro compirà 25 anni e ogni lunedì sera è dedicato alle prove che contribuiscono a infondermi l’energia necessaria per il mio lavoro. Ritengo, in fondo, che anche la funzione di magistrato possa svolgersi con arte e non credo vi sia antitesi tra le due cose. La Bellezza e il valore dell’Arte, in fondo, risiedono nel suo essere sintesi dei moti dell’animo, delle passioni e degli ideali espressi con toni ad essi pertinenti: una melodia fine a se stessa e una voce che sia esclusiva prova di bel canto non veicolano messaggi e, quindi, non accendono emozioni e procurano un diletto solo estetico, inadeguato a promuovere una reazione interiore. Arte, perciò, potrà essere anche la Giustizia quando immetta vita nella retorica delle formule recitate e s’incarni nella pratica e testimonianza di valori concreti, eloquente per il dotto e l’uomo di strada, che si sentono, così, percepiti nei loro diritti e nei loro bisogni. Avevo molto esitato prima di spingermi a proporre al Presidente della Corte d’Appello, da poco giunto a Milano, l’esecuzione di un Concerto in memoria dei colleghi Galli e Alessandrini vittime del terrorismo. Con il mio coro stavo ultimando lo studio di un Requiem molto suggestivo e mi piaceva l’idea che io, magistrato, con il coro da me fondato, potessi offrire un canto per la commemorazione dei due colleghi assassinati in quegli anni tremendi. Al Presidente Grechi piacque molto l’idea e il 19 marzo del 2002 la musica entrò per la prima volta nell’Aula Magna. Mi commossi molto quando vidi quel pianoforte a coda mentre veniva trasportato per le scale del Palazzo di giustizia. Alla Cerimonia l’Aula Magna era gremita – vi partecipò anche il Cardinale Martini – e il consenso dei presenti fu unanimemente generoso a tal punto che lo stesso Presidente della Corte mi invitò a ripetere l’esperienza del Concerto, ovviamente con un programma diverso, per l’Inaugurazione dell’Anno Giudiziario. Al solo pianoforte ho sostituito un’intera orchestra che, con il nome di Vittorio Bachelet, viene costituita di volta in volta ed è formata dai migliori strumentisti delle più prestigiose orchestre. A me è affidata la direzione artistica dell’evento che si realizza con la disponibilità della Corale Polifonica Nazariana da me fondata e con il sostegno economico dell’Ordine degli avvocati di Milano che, nella persona del suo presidente, avvocato Paolo Giuggioli, ha sempre mostrato sensibilità artistica e sincera volontà di collaborazione. Nel tempo il coro si è accresciuto di avvocati, magistrati e cancellieri e io spero che il consenso conquisti sempre più i presenti attirando nuove voci nell’esperienza corale. Ormai, quest’anno, siamo all’undicesimo Concerto per l’Inaugurazione dell’anno giudiziario e, forse, possiamo dire che, a Milano, è diventato un vero e proprio rito. Dopo l’Aula Magna, l’evento, per l’afflusso sempre crescente di partecipanti, si è trasferito nella Basilica di S. Ambrogio e, da due anni, nella prestigiosa sede dell’Auditorium di Largo Mahler. che ospita ben 1500 spettatori. Il nuovo Presidente della Corte d’Appello, dottor Giovanni Canzio, uomo di poliedrica cultura e grande sensibilità, ha voluto dare, quest’anno, ancor più risalto al Concerto fissandone la data la sera che precede immediatamente la cerimonia istituzionale al Palazzo di giustizia, sottolineando così l’ideale legame tra i due eventi.

L’ingresso al concerto è a inviti che possono ritirarsi, nei limiti della disponibilità dei posti, presso l’Ordine degli Avvocati dalle ore 9 alle 13.