sabato 22 settembre 2012

Germer rivede Czerny



Autore: Heinrich Germer (da Carl Czerny)
Titolo: Selected piano studies. Arranged in systematic order by Heinrich Germer
Curatore: Williard A. Palmer
Pagine: 108
Edizione: Milano 2012
Editore: Volontè & Co.
Prezzo: 13, 90 €

«[…] Il suo lavoro conta più di 1000 opere. Il successo del materiale tecnico è dovuto ad alcuni semplici fattori: si basava sulla conoscenza del suono e di cosa fosse necessario per sviluppare abilità e precisione tecnica con la tastiera; i temi che usava sono generalmente orecchiabili e molti degli esercizi hanno un suono abbastanza piacevole da stimolare il desiderio di suonarli e il piacere di ascoltarli. Vi è anche l’aspetto riguardante un certo rispetto dovuto nei confronti di un musicista con il talento e l’esperienza di Czerny, soprattutto se si considera che fu allievo di Beethoven e insegnante di Liszt».
Willard A. Palmer (dalla Premessa al volume)

Poco apprezzato da Claude Debussy (che nel suo Studio n. 1, intitolato Per le cinque dita secondo il Signor Czerny  ironizza sulla pignoleria e sull'"aridità" musicale del compositore viennese), rivalutato da Igor Stravinskij (che nelle Cronache della mia vita raccontò di aver utilizzato i suoi studi per ricominciare a esercitarsi al pianoforte, apprezzandone anche la loro musicalità), Carl Czerny (Vienna, 1791 – Ivi, 1857) fu, indubbiamente, figura di grande rilievo e uno dei maggiori didatti del pianoforte. Erede diretto della scuola pianistica di Clementi, Hummel e, soprattutto di Beethoven, Czerny creò uno sterminato patrimonio didattico, organizzato sistematicamente in numerose raccolte, tra le quali particolare fortuna ebbero la Scuola della velocità op. 299, la Scuola del legato e dello staccato op. 335 e L’arte di rendere agili le dita op. 740. Uno sterminato patrimonio che pone gli insegnanti di pianoforte di fronte a un’inevitabile selezione, spesso difficile.

Fu per questo che il pianista e pedagogo tedesco Heinrich Germer (Sommerdorf, 1839 – Dresda, 1913) si propose di organizzare, dopo un’accurata cernita, gli studi di Czerny da lui ritenuti più utili e di proporli in ordine logico e progressivo: in questo I volume di Selected piano studies, sono raccolti, in particolare, 50 brevi studi tratti dalle opp. 139, 261, 599 e 82 e  32 studi dalle opp. 335, 636, 829 e 849. Il lavoro di Germer, che riscontrò un enorme e immediato successo, è stato adesso ripreso da Williard A. Palmer  e pubblicato in italiano dalle Edizioni Volontè & Co. (con premessa anche in inglese, francese e spagnolo). L’intento di Palmer è quello di eliminare dall’ottimo lavoro di Germer i numerosi errori che via via si sono accumulati nelle successive ristampe. Queste le parole dello stesso Palmer: «Nelle vecchie stampe degli studi Czerny-Germer vi sono errori di diteggiatura, errori di testo, segni di pedale senza indicazione di rilascio e rilasci senza indicazione della prima spinta del pedale. L’attuale redattore ha cercato di correggere tutti questi errori e ha sostituito il vecchio Ped.* con segni di pedale più moderni. La sovrapposizione del pedale è indicata solo laddove necessario. Germer aveva espresso il desiderio di “aggiornare” il lavoro di Czerny e probabilmente approverebbe il fatto che si sia cercato di rendere la nuova edizione molto più ordinata. Nella presentazione di questa nuova edizione, l’attuale redattore conclude con una citazione dello stesso Germer, sperando che “il suo utilizzo non produca altro che ottimi risultati».

Un lavoro che gli insegnanti di pianoforte e gli stessi pianisti troveranno di grande utilità (e comodità!).

Adriana Benignetti