domenica 17 giugno 2012

L’OGI: un faro nelle formazione musicale italiana

Nata da una geniale intuizione di Piero Farulli, nel 1980, l’OGI ha formato più di 1.000 orchestrali diventati professionisti


«Questi giovanotti […] formano un nucleo che potrebbe essere quello di una professionistica Filarmonica Italiana in grado di tenere il passo con la concorrenza estera».
Angelo Foletto, La Repubblica, 1986




«Il gruppo applaudito a Madrid possiede una qualità di suono particolare, come di oro appena brunito, una risposta tecnica di grande prontezza e un atteggiamento attraente in cui si fondono sia l’attitudine in coscienza con cui tutti gli strumentisti operano, sia lo spirito di ventenni che mettono in tutto ciò che fanno». Enrique Franco, El Pais, 1990

«I ragazzi di Fiesole sono dei leoni – continua il Maestro (Sinopoli) – nelle prove mi hanno impressionato per la grinta e la precisione nelle parti violente e concitate. Sono disciplinati come le grandi orchestre tedesche». Alfredo Gasoni, Il Messaggero, 1994

«Prova superata a pieni voti. Tutti gli strumenti, singoli o a gruppi, chiamati all’appello dei successivi quadri [di Mussorgskij, ndr.], sono emersi vittoriosi». Rubens Tedeschi, l’Unità, 1996

«Ascoltando i giovani interpreti dell’Orchestra Giovanile Italiana veniva fatto di provare orgoglio per la bravura dimostrata dai ragazzi, e gratitudine per chi ha realizzato tutto ciò, mi riferisco alla dedizione della grande viola Piero Farulli, deus ex machina della Scuola di Musica di Fiesole». Mya Tannenbaum, Corriere della Sera, 2005


Le citazioni potrebbero continuare all’infinito perché, da quando è nata, di elogi, non solo da parte di critici, ma anche di direttori e solisti che vi hanno collaborato, l’Orchestra Giovanile Italiana (o, più semplicemente, l’OGI) ne ha ricevuti tantissimi. Ha poco più di 30 anni questa vera e propria fucina di talenti e professionisti ma ancora l’entusiasmo di un bambino. Era il 1980 quando Piero Farulli, che da tempo rifletteva sull’inadeguatezza della formazione dei giovani musicisti appena usciti dai Conservatori, ideò un percorso specifico, all’interno della Scuola di Musica di Fiesole, per formare orchestrali: percorso che, secondo le intenzioni del violista, doveva porre al centro la musica da camera di importanza fondamentale nell’apprendimento dell’arte dell’ascolto e fortemente penalizzata, fino a quel momento, nei corsi di studio tradizionali. Il fato venne incontro alla geniale intuizione e un bando emesso dagli organismi regionali relativo alla formazione professionale con i fondi europei, diede a Farulli la possibilità di concretizzare le sue idee. Furono chiamati letteralmente a raccolta gli amici musicisti più competenti, dal Trio di Trieste a Roberto Michelucci da Vinko Globokar a Franco Ferrara e alle storiche prime parti delle più importanti orchestre sinfoniche italiane come: Giuseppe Prencipe, Mario Ardito, Carlo Pozzi e Giacinto Caramia. 4 anni dopo, nel 1984 dai Corsi di Qualificazione Professionale per Orchestra nacque, ufficialmente, l’Orchestra Giovanile Italiana. Il primo a guidare, nientemeno che alla Scala, gli allievi del primo corso fu Piero Bellugi: dopo di lui, in tantissimi tra i direttori più prestigiosi della scena internazionale hanno guidato l’Orchestra, riportando eccellenti risultati. L’elenco sarebbe lunghissimo: ricordiamo, tra gli altri, Riccardo Muti, Carlo Maria Giulini,  Giuseppe Sinopoli, Daniele Gatti, Gianandrea Noseda, Claudio Abbado, Luciano Berio e, più di recente, Mario Brunello. Compositori come Bussotti e Battistelli hanno dedicato all’OGI loro opere e prestigiosi sono i premi assegnati alla formazione negli anni: tra tutti, segnaliamo il “Premio Abbiati” della Associazione Nazionale Critici Musicali (2004).

Sono passati poco più di 30 anni da quando l’entusiasmo contagioso di Piero Farulli rese possibile tutto ciò: quello stesso entusiasmo che, ancora oggi, rende questa formazione un punto di riferimento fondamentale e imprescindibile nella formazione musicale del nostro Paese.

Per maggiori informazioni: www.orchestragiovanileitaliana.it

Adriana Benignetti