mercoledì 25 maggio 2011

Oleg Caetani in Auditorium

Un viaggio in Russia alla scoperta di Šostakovič, Musorgskij e Čajkovskij

Oleg Caetani (Foto: intoscana.it)

È un rapporto consolidato quello tra Oleg Caetani e l’Orchestra Sinfonica Verdi: dal 1999, anno del loro primo incontro, il carismatico direttore – nato a Losanna nel 1956, figlio di un direttore ucraino (Igor Markevitch) e di una nobildonna italiana (la duchessa Topazia Caetani) – è tornato regolarmente sul podio dell’Auditorium, ha portato la compagine orchestrale in tournée in Sud America prima, in Spagna poi, e nell’aprile del 2008 l’ha diretta in Vaticano, alla presenza del presidente Giorgio Napolitano, in un concerto dedicato a Benedetto XVI e trasmesso in eurovisione.

Atteso ritorno, dunque, questa settimana, nella quale Caetani ci condurrà in un affascinante viaggio alla scoperta della Russia musicale. Prima tappa, Dmitrij Šostakovič (San Pietroburgo, 1906 – Mosca, 1975), compositore al quale Oleg Caetani è molto legato, avendone studiato tutte le sinfonia con Kondrashin al Conservatorio di Mosca, ed essendosi diplomato con il massimo dei voti al Conservatorio di San Pietroburgo, proprio dirigendo una sua sinfonia (la Quinta): Due pezzi di Scarlatti per orchestra di fiati: Pastorale e Capriccio op. 17 e la suite da Il naso, i brani in programma, commissionat, entrambi, dal direttore e amico di Šostakovič, Nikolai Malko. La trascrizione dei due pezzi di Scarlatti per orchestra di fiati avvenne nel 1928 e nello stesso anno, il 25 novembre, ci fu la prima esecuzione, alla Sala Bolshoi del Conservatorio. Movimenti di due sonate per clavicembalo (L. 413 e L. 375), Pastorale e Capriccio, pur trascritti fedelmente dall’originale scarlattiano, assumono, con questo diverso organico un significato differente, mantenendo un carattere divertente e giocoso, ma con un effetto “ironico”. Il naso (1927-28), celebre opera in tre atti di Šostakovič, tratta dal racconto, omonimo, di Gogol’, fu inizialmente disprezzata in Unione Sovietica e riproposta in patria solamente nel 1974.
Composta a soli 24 anni, l’opera caratterizzata da una commistione di stili – sono presenti influssi di Stravinskij e Hindemith ed echi di generi popolari e folkloristici –, da un contrappunto serrato, dalla “comicità” della dissonanza e da un carattere grottesco e satirico.

Il viaggio in Russia prosegue, poi, con I Canti e danze della morte di Modest Musorgskij (Karaevo, 1839 – San Pietroburgo, 1881), nell’orchestrazione di Šostakovič: tratti da poesie di Goleniśčev-Kutuzov, i quattro brani (Trepak, Ninna nanna, Serenata, Il generale), scritti tra il 1875 e il 1876, affrontano il tema drammatico della morte.

Infine, la Sinfonia n. 2 di Pëtr Il’ič Čajkovskij (Votkinsk, 1840 – San Pietroburgo, 1893) composta nel 1872 e rielaborata nel 1879, e chiamata anche “Piccola Russia”, per la forte presenza di temi popolari ucraini. Eseguita per la prima volta a Mosca il 7 febbraio del 1873, con la direzione di Nikolaj Rubinštein, fu accolta da un successo clamoroso, tale da costringere il direttore a una replica immediata. È divisa in 4 movimenti: Andante vivo; Andantino marziale, quasi moderato; Scherzo. Allegro molto vivace; Finale. Moderato assai. Allegro vivo.
  

Da non perdere anche la conferenza, giovedì 26 maggio  alle ore 18.30, a cura di Fausto Malcovati: Gogol e Sostakovic: la reinvenzione de Il Naso


Mercoledì 25 maggio 2011 ore 20.00
Giovedì 26 maggio 2011 ore 20.30
Domenica 29 maggio 2011 ore 16.00

Dmitrij Šostakovič
Due pezzi di Scarlatti: Pastorale e Capriccio
Il naso, suite

Modest Musorgskij
Canti e danze della morte
(orchestrazione di Dmitrij Šostakovič)

Pëtr Il’ič  Čajkovskij
Sinfonia n. 2 in Do minore op. 17 Piccola Russia
                
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Mezzosoprano Susanna Anselmi
Direttore Oleg Caetani

Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
Largo Gustav Mahler
tel. 02.83389.401/2/3
Orario biglietteria
dal martedì alla domenica 14.30 – 19.00
Biglietti
Euro 13,00/18,00/23,50/31,00


Adriana Benignetti