giovedì 5 marzo 2015

Il Quartetto Noûs per la Stagione cameristica dell’AML

Domenica 8 marzo alle ore 17.00, nella Sala dell’Affresco di San Micheletto, l’ensemble sarà protagonista del penultimo appuntamento della Stagione cameristica dell’AML. In programma musiche di Mozart, Debussy e Haydn, in un omaggio a Peter Zadek, celebre regista che scelse Lucca come città di adozione


Il pathos del Quartetto in re minore op. 42 di Hydn, la “purezza” e le «dissonanze prive di crudezze» del Quartetto in sol minore di Claude Debussy, la sperimentazione armonica di Mozart con il Quartetto in do maggiore K. 465: sono questi i capolavori che ascolteremo domenica 8 marzo alle ore 17.00 nella Sala dell’Affresco di San Micheletto. 



Sul palco il Quartetto Noûs, giovane e premiatissimo ensemble composto da Tiziano Baviera (violino), Alberto Franchi (violino), Sara Dambruoso (viola) e Tommaso Tesini (violoncello).

Il concerto, il penultimo della Stagione Cameristica dell'AML, è dedicato al grande regista tedesco Peter Zadek (Berlino 1926 – Amburgo 2009), grande appassionato di musica classica, che aveva scelto di vivere a Lucca parte della sua vita e che oggi riposa a Vecoli, sotto la torre campanaria della chiesa.

Il Quartetto in re minore, scritto da Haydn nel 1785, è un lavoro isolato e “intimo”. La composizione inizialmente ha infatti un carattere introspettivo, sommesso, velato di tristezza che raggiunge l'apice del pathos nell’Adagio e cantabile (che verrà ripreso da Mozart nell’introduzione strumentale al II atto del Flauto magico).

Il Quartetto in sol minore di Claude Debussy, scritto nel 1893, è un lavoro molto raffinato che nasce dall’intenzione di una scrittura “pura”, priva di qualsiasi riferimento extramusicale, libera dalle contaminazioni provenienti dalle frequentazioni del compositore con personaggi, salotti e circoli del mondo artistico in cui egli gravitava tra Francia e Italia. Un'opera che fu subito molto apprezzata da musicisti e letterati del tempo come Manuel de Falla e Marcel Proust.

Il Quartetto K. 465 di Mozart chiude il ciclo di sei quartetti dedicati al maestro, “padre e amico” Joseph Haydn. Questo capolavoro pieno di contrasti e di sperimentazione armonica mostra benissimo l’intenzione di Mozart di infrangere le regole e gli equilibri dell’armonia tradizionale.

L’appuntamento musicale di domenica in qualche modo “introduce” l'omaggio della città a Zadek. A sei anni dalla sua morte, infatti, Lucca lo ricorderà con la mostra “Sogno un teatro che dia coraggio: Peter Zadek a Lucca” realizzata dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca, dal Comune di Lucca e dal Teatro del Giglio che sarà inaugurata il prossimo 9 maggio. In quell’ccasione – nell’ambito del “Lucca Classica Music Festival” – ci sarà un ulteriore momento musicale dedicato al regista.

Noûs (nùs) è un termine greco il cui significato è “mente” e dunque “razionalità”, ma anche “ispirazione” e “capacità creativa”. Il Quartetto Noûs, formato da quattro giovani musicisti italiani, nasce nel 2011 all'interno del "Conservatorio della Svizzera Italiana" di Lugano. Frequenta l'Accademia "Walter Stauffer" di Cremona nella classe del Quartetto di Cremona e la “Musik Akademie” di Basilea nella classe del M° Reiner Schmidt (Hagen Quartett) e si perfeziona con Aldo Campagnari (Quartetto Prometeo), Hatto Beyerle (Alban Berg Quartett), Heime Müller (Artemis Quartett). Dopo pochi mesi dalla sua fondazione vince il primo premio al Concorso Internazionale “Luigi Nono” di Venaria Reale. È inoltre vincitore del XXI Concorso Internazionale “Anemos” di Roma e nel 2014 gli viene conferita la menzione d'onore nell'ambito del “Sony Classical Talent Scout” di Madesimo. Nel 2013 è stato quartetto in residence al Festival “Ticino Musica” di Lugano. All’estero è stato invitato in Germania, Svizzera e Inghilterra e, dopo essere stato selezionato tra 74 gruppi provenienti da tutto il mondo, ha avuto modo di esibirsi nell’ambito dell’edizione 2013 del “Monteleón Chamber Music Festival” di Leòn (Spagna).

(comunicato stampa)

Per maggiori informazioni: AML