mercoledì 21 novembre 2012

La Fondazione Teatro Regio di Parma precisa quanto segue...



In merito alle affermazioni infondate e diffamatorie rilasciate dalla Segreteria della CISL nella conferenza del 20 novembre u.s., la Fondazione Teatro Regio di Parma precisa quanto segue:


Il 25 ottobre 2012 è stato firmato, dalle tre sigle sindacali SLC CGIL – FISTEL CISL – UILCOM UIL, il verbale di accordo sindacale con la Fondazione Teatro Regio di Parma, nel quale si definisce la stabilizzazione di 16 posizioni lavorative per il triennio 2013/2015 (n. 4 da gennaio 2013).
I criteri oggettivi identificati per procedere a queste assunzioni sono stati:

1.    Anzianità stagionale (degli ultimi dieci anni in Fondazione) legata alla media dei mesi lavorati nelle ultime 5 stagioni teatrali;
2.    Il rispetto dei periodi di lavoro maturati con contratti legati al CCNL applicato dalla Fondazione.

Tutto ciò, nei limiti delle risorse disponibili e a tutela di lavoratori assunti con un contratto fermo dal 2006, senza aumenti né altri benefici stipendiali.  Sin dai primi incontri (avvenuti dalla metà del giugno 2011) tra le rappresentanze sindacali e i vertici del Teatro (la Presidenza, all'epoca in persona del Sindaco Vignali, e successivamente il Commissario Straordinario Ciclosi e il Sub-commissario Pomponio), non si è mai discusso né accennato alla possibilità di estendere l'accordo a personale precario il cui contratto non possedesse tali specifiche caratteristiche. I lavoratori non assunti con contratti collegati al CCNL, infatti, hanno la possibilità di contrattare direttamente con il datore di lavoro la propria retribuzione, pur avendo  anch'essi la possibilità di maturare anzianità lavorativa, in quanto assunti dalla Fondazione.

Spiace dunque il tentativo di una parte sindacale di scaricare sulla Direzione del Teatro il peso di possibili contraddizioni interne facendone pagare il prezzo ad altri lavoratori, estranei alla propria base.

È destituita infine di ogni fondamento l’affermazione riportata dalla stampa, secondo cui sarebbero stati chiamati al Regio lavoratori provenienti da Milano “facendo del clientelismo individuale”. Ritenendo queste parole diffamatorie, l’Amministratore esecutivo dott. Carlo Fontana ha dato mandato al proprio legale di procedere nelle sedi opportune a tutela della propria onorabilità.

(Comunicato stampa)