mercoledì 31 agosto 2011

MITO SettembreMusica, Torino

Il 3 settembre l’inaugurazione della V edizione all’Auditorium Giovanni Agnelli Lingotto


Sarà Torino a inaugurare la 5a edizione del Festival Mito Settembre Musica e lo farà con un programma davvero straordinario: la Sinfonia n. 8 in mi b magg. in due parti per otto soli, due cori misti, coro di fanciulli e grande orchestra (detta anche Sinfonia dei mille) di Gustav Mahler. Interpreti d’eccezione, il 3 settembre alle ore 21, presso l’Auditorium Giovanni Agnelli Lingotto saranno: l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio di Torino, il Coro di voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino con Claudio Fenoglio, maestro dei cori, il Coro del Maggio Musicale Fiorentino con Pietro Monti, maestro del coro, e Gianandrea Noseda direttore d’orchestra. Solisti: Erika Sunnegardh (Magna Peccatrix), soprano; Elena Pankratova (Una poenitentium), soprano; Julia Kleiter (Mater gloriosa), soprano; Yvonne Naef (Mulier Samaritana), contralto; Maria Radner (Maria Aegyptiaca), contralto; Stephen Gould (Doctor Marianus), tenore; Detlef Roth (Pater ecstaticus), baritono; Christof Fischesser (Pater profundus), basso voce.
Il concerto sarà preceduto da una conferenza alle ore 17 (a ingresso gratuito), presso la Sala Congressi Intesa Sanpaolo, durante la quale Cesare Mazzonis, Enzo Restagno, Walter Vergnano e Gianandrea Noseda illustreranno la Sinfonia dei Mille di Gustav Mahler.

Direttore Musicale del Teatro Regio di Torino dal 2007, Chief Conductor della BBC Philarmonic dopo quattro stagioni come Principal Conductor, nel 1997 primo direttore ospite principale straniero del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, direttore principale dell’Orquesta de Cadaqués dal 1998, direttore ospite principale della Rotterdam Philharmonic dal 1999 al 2003, primo direttore ospite dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai dal 2003 al 2006, Gianandrea Noseda, dalla stagione 2011/2012 sarà direttore ospite principale della Israel Philharmonic Orchestra. È Cavaliere Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana in riconoscimento alla sua instancabile attività di promozione della cultura italiana nel mondo.



Erika Sunnegardh, soprano americano di origine svedese, al debutto nel 2004 nel ruolo di Turandot all’Opera di Malmö, è una delle cantanti più brillanti e versatili della scena mondiale. In concerto si è esibita con le orchestre internazionali più rinomate: il suo repertorio include la Messa da Requiem di Verdi, lo Stabat Mater di Rossini, la Sinfonia lirica di Zemlimsky e la Nona Sinfonia di Beethoven, così come recital di arie d’opera e brani di nuova commissione. Erika Sunnegardh ha avuto il privilegio di lavorare con direttori d’orchestra come Marco Armiliato, Giordano Bellincampi, Semyon Bychkov, Paolo Carignani, Myung-Whun Chung, James Conlon, Gustavo Dudamel, Christoph Eschenbach, Fabio Luisi, Nicola Luisotti, Gianandrea Noseda, Kirill Petrenko e Simon Rattle.





La russa Elena Pankratova ha studiato pianoforte, direzione e canto diplomandosi a pieni voti al Conservatorio di San Pietroburgo: ha vinto numerosi concorsi internazionali e si è perfezionata nel repertorio italiano con Renata Scotto. Ha debuttato nel ruolo di Amelia in Un ballo in maschera allo Staatstheater di Norimberga, interpretando in seguito Tosca, Ariadne, Lady Billows, Norma, la contessa nelle Nozze di Figaro, Alice in Falstaff, Elisabeth in Tannhäuser. Nel corso della sua carriera ha interpretato Leonora nel Trovatore a Stoccarda, Gutrune e Terza Norna nel Götterdämmerung al Palacio de Bellas Artes di Città del Messico, Saffi in Der Zigeunerbaron di Strauss, Leonora nella Forza del destino a Brema e Mannheim, Senta in Der fliegende Holländer in Germania, Abigaille in Nabucco in Germania e Olanda, Odabella in Attila, Rosalinde in Die Fledermaus, il ruolo del titolo in Tosca a Manchester, Francoforte, Stoccarda e nel 2010 a Oslo. Ha lavorato con importanti direttori quali Nagano, Weikert, Bibl, Luisotti, Carella, Guidarini, Kober, collaborando inoltre con registi quali Tim Albery, Stefan Herheim, Chen Kaige, Paul Curran, Carlus Padrissa, Claus Guth, Charles Roubaud, Tilman Knabe, Dieter Kaegi. Nel 2010 ha debuttato nel ruolo di Färberin in Die Frau ohne Schatten di Strauss al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino sotto la direzione di Zubin Mehta. Tra i suoi ultimi impegni vi sono Alice nel Falstaff di Verdi nel 2010 al Teatro Colón di Buenos Aires, Odabella in Attila nella stagione 2010/2011 al Teatro alla Scala di Milano e la Turandot a Bonn nel 2011. Il 2012 la vedrà nuovamente nel ruolo di Färberin al Teatro alla Scala e alla Royal Opera House di Londra, nello Stabat Mater di Rossini a Marsiglia, nella Turandot a Firenze e all’Arena di Verona e come Sieglinde a Firenze con Zubin Mehta; nel 2013 canterà Aida a Marsiglia.


In seguito al debutto all’Opéra Bastille di Parigi nel ruolo di Pamina diretta da Jıˇrí Kout nel 2004, Julia Kleiter,  si è esibita, nel 2005, in Daphne diretta da Semyon Bychkov, oltre a interpretare ruoli quali Papagena con Claudio Abbado, Xenia (Boris Godunov) con Bychkov e nuovamente Pamina con Marc Minkowski. Successivamente ha interpretato Serpetta (La finta giardiniera) diretta da Nikolaus Harnoncourt a Zurigo, Susanna (Le nozze di Figaro) a Verona e Reggio Emilia e Celia (Lucio Silla di Mozart) al Teatro La Fenice di Venezia e al Festival di Salisburgo sotto la direzione di Tomásˇ Netopil. Nel 2007 ha debuttato nel ruolo di Sophie (Der Rosenkavalier), di Zdenka (Arabella) diretta da Franz Welser-Möst, di Amor (Orfeo ed Euridice) nel concerto diretto da Riccardo Muti a Firenze, di Marzelline (Fidelio) con Claudio Abbado e di Ilia (Idomeneo) con Harnoncourt. In qualità di concertista Julia Kleiter ha cantato nelle città più importanti, esibendosi nel Messiah di Händel e nel Requiem di Mozart con Harnoncourt in Giappone e Corea, in Das Paradies und die Peri di Schumann con Jeffrey Tate, nelle cantate di Bach con Harnoncourt a Vienna, Parigi e Budapest, nell’oratorio di Haydn Die Schöpfung in tour con René Jacobs e in Elijah di Mendelssohn con la Mahler Chamber Orchestra diretta da Daniel Harding. Impegni futuri prevedono, tra gli altri, il debutto in Rinaldo alla Lyric Opera di Chicago, Arabella a Parigi, oltre a Die Zauberflöte al Festival di Salisburgo e a Parigi e Don Giovanni (nel ruolo di Donna Elvira) a Zurigo.


Recentemente la cantante svizzera Yvonne Naef ha interpretato con successo i ruoli di Sieglinde (Die Walküre) sotto la direzione di Simone Young, Fricka (Die Walküre) con Philippe Jordan, Brangäne (Tristan und Isolde) con Simon Rattle alla Staatsoper di Vienna; ha cantato inoltre l’Ottava Sinfonia di Mahler con Michael Tilson Thomas e la San Francisco Symphony, e ha debuttato nella parte di Mrs. Quickly in Falstaff diretta da Daniele Gatti e in quella di Ulrica in Un ballo in maschera, entrambe a Zurigo. È ospite regolare dei più importanti teatri e sale da concerto, quali Théâtre de la Monnaie di Bruxelles, Opernhaus di Zurigo, Staatsoper di Amburgo, Teatro alla Scala di Milano, Covent Garden di Londra, Opéra National di Parigi, Metropolitan Opera di New York, così come Musikverein e Konzerthaus di Vienna, Philharmonie di Berlino, Gasteig di Monaco, Laeiszhalle di Amburgo, Salle Pleyel di Parigi, Royal Albert Hall di Londra e Carnegie Hall di New York. Specializzata nel repertorio mahleriano, Yvonne Naef ha eseguito la Seconda, Terza e Ottava Sinfonia, Kindertotenlieder, Rückert Lieder, Lieder eines fahrenden Gesellen e Des Knaben Wunderhorn diretta da Boulez, Levine, Eschenbach, Bychkov, Welser-Möst, Cambreling, Frühbeck de Burgos, Nagano, Tilson Thomas, Nott. Ha all’attivo numerose incisioni tra cui Il trovatore al Covent Garden, Parsifal all’Opera di Zurigo, Das Rheingold, Moses und Aron e Gurrelieder di Schönberg, la Seconda Sinfonia di Mahler con la WDR Sinfonieorchester, il Weihnachtsoratorium di Bach, la Petite Messe Solennelle di Rossini, Penthesilea di Schoeck, la Nona Sinfonia di Beethoven, la Rapsodia per contralto di Brahms.

Nata a Düssledorf, dove si è diplomata con lode, Maria Radner frequenta regolarmente i corsi di Marga Schiml ed è titolare della borsa di studio dell’Associazione “Richard Wagner” di Bayreuth. Alle apparizioni al Concertgebouw di Amsterdam (Missa Solemnis e Nona Sinfonia di Beethoven), alla Royal Opera Canada di Toronto (nuova produzione di Le Rossignol) e al Teatro Nazionale di Monaco (Die Zauberflöte) nel 2009, seguono i debutti al Teatro alla Scala nelle Szenen aus Goethes Faust di Schumann sotto la direzione di Pinchas Steinberg, al Festival di Pasqua di Salisburgo nel ruolo di Erda (Götterdämmerung con Simon Rattle e Das Rheingold con Ulf Schirmer) e all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nella Seconda Sinfonia di Mahler con Antonio Pappano. Dopo aver debuttato al Musikverein di Vienna in Jeanne d’Arc au bucher di Honegger sotto la bacchetta di Bertrand de Billy, è tornata a Salisburgo per Elettra di Strauss diretta da Daniele Gatti. Ha cantato inoltre al Theater an der Wien, alla Scala di Milano in Die Zauberflöte e ancora al Festival di Salisburgo nel 2011. Si ricordano le apparizioni al Palau de les Arts di Valencia nell’oratorio Philistaei a Jonatha dispersi di Soler e a Bregenz in Solomon di Händel, in Parsifal con Lorin Maazel, al Teatro Real di Madrid nelle Szenen aus Goethes Faust, a Torino nella Nona Sinfonia di Beethoven diretta da Gianandrea Noseda, a Aix-en-Provence nel Götterdämmerung (Prima Norna) sotto la direzione di Simon Rattle. Maria Radner ha inoltre collaborato con Jaap van Zweden, Philippe Herreweghe e Tomásˇ Netopil.

Nato negli Stati Uniti, Stephen Gould ha studiato al New England Conservatory of Music, debuttando in Europa nel ruolo di Florestan in Fidelio al Landestheater di Linz. Continui successi sono seguiti con Peter Grimes, Samson et Dalila, Der Freischütz e Tannhäuser. Un importante traguardo nella sua carriera è stato il debutto come Tannhäuser con Thielemann nel 2004 al Festival di Bayreuth: la rivista «Opernwelt» lo ha proclamato «un Tannhäuser di statura internazionale». Ha collaborato con direttori quali Mehta, Barenboim, Bolton, Boulez, Chung, Fischer, Gergiev, Haenchen, Janowski, Jordan, Welser-Möst, Nagano, Ozawa, Runnicles, Salonen, Schirmer. Nel corso degli ultimi anni ha cantato in nuove produzioni di Tristan und Isolde, Fidelio e Otello a Tokyo, Der fliegende Holländer a Madrid, New York e Monaco, Sigfried e Götterdämmerung a Vienna, Les Troyens a Valencia, Tannhäuser, Sigfried e Götterdämmerung al Festival di Bayreuth, Die tote Stadt a Berlino, Vienna e Londra, Ariadne auf Naxos e Parsifal a Graz. In qualità di concertista si è esibito nella Nona Sinfonia di Beethoven con la Atlantic Symphony Orchestra, nella Missa Solemnis con la Chicago Symphony Orchestra, nei Gurrelieder diretto da Nagano, Janowski, Wigglesworth, Salonen. Ha inoltre cantato l’Ottava Sinfonia di Mahler al Festival di Bergen e alla Carnegie Hall con Boulez. Impegni futuri prevedono opere in forma di concerto (Tristan und Isolde a Berlino) e in produzioni sceniche (Siegfried, Götterdämmerung, Tannhäuser, Der fliegende Holländer e Ariadne auf Naxos a Vienna, Götterdämmerung, Parsifal, Tristan und Isolde e Pagliacci a Berlino, Lohengrin e Fidelio ad Amburgo, fra le altre).



Vincitore nel 1992 del Concorso Belvedere di Vienna e nel 1994 del Concorso per voci wagneriane di Strasburgo, Detlef Roth si è rapidamente affermato come uno dei migliori baritoni tedeschi della sua generazione, sia come concertista sia come cantante d’opera. È ospite regolare del Grand Théâtre di Ginevra, dove ha cantato Donner in Das Rheingold, Gunther nel Götterdämmerung, l’araldo nel Lohengrin, Don Estoban in Der Zwerg di Zemlinsky e Jeletski ne La dama di picche di Čajkovskij. Negli ultimi cinque anni ha interpretato i ruoli di Zar (Zar und Zimmermann di Lortzing) ad Amburgo, Wolfram (Tannhäuser) a Berna, Hans Heiling a Strasburgo, il ministro (Leonore di Beethoven) a Bologna e l’araldo (Lohengrin) a Madrid e al Teatro alla Scala di Milano, dove ha debuttato nel 2007. Su richiesta di Armin Jordan è stato invitato a cantare in Die Königskinder di Humperdinck al Festival de Radio France di Montpellier e nello stesso anno ha interpretato il Conte nelle Nozze di Figaro a Tokyo e Lysiart in Euryanthe di Weber a Bruxelles. Nel 2008 ha debuttato con successo al Festival di Bayreuth nel ruolo di Amfortas (Parsifal) diretto da Daniele Gatti, ritornandovi l’anno successivo nuovamente sotto la sua bacchetta. Ha inoltre collaborato con molte tra le principali orchestre del mondo, tra cui Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, New York Philharmonic, Boston e Montreal Symphony, Gewandhaus di Lipsia, Bamberger Symphoniker, Tonhalle di Zurigo. Ha lavorato anche con direttori quali Chailly, Gergiev, Janowski, Nagano, Rattle, Schirmer, Sinopoli, Thielemann, Masur, Steinberg, Zinman, Gönnenwein, Herreweghe, Sawallisch e Tate.


Nato a Wiesbaden, Christof Fischesser vince nel 2000 il primo premio al Concorso Nazionale di canto di Berlino e ottiene un ingaggio pluriennale al Teatro dell’Opera di Karlsruhe, dove canta sir Giorgio (I puritani), Walter (Luisa Miller), Raimondo (Lucia di Lammermoor), Oreste (Elettra), Fiesco (Simon Boccanegra), il ruolo del titolo in Mefistofele e Le nozze di Figaro. Nel 2004 debutta nel ruolo di Rocco in Fidelio sotto la direzione di Simone Young alla Staatsoper di Berlino, dove ancora oggi fa parte della compagnia stabile di canto del teatro. Nel suo repertorio sono comprese opere che vanno dal classicismo al Novecento storico, tra cui Die Zauberflöte, Il barbiere di Siviglia, Macbeth, Aida, Carmen, Evgenij Onegin, Tristan und Isolde, Tannhäuser, Parsifal. Molto attivo anche in ambito concertistico, tra i suoi successi più recenti si annoverano apparizioni nella Nona Sinfonia, nella Messa in do maggiore e nella Missa Solemnis di Beethoven, rispettivamente sotto la direzione di Daniel Barenboim, Fabio Luisi e Kent Nagano, il Requiem di Mozart diretto da Claudio Abbado (con due repliche a Torino per i concerti di Lingotto Musica), il ruolo di Herrmann (Tannhäuser) all’Opéra National di Parigi e al Théâtre du Capitole di Tolosa, re Marke (Tristan und Isolde) all’Opera di Lione e a Houston, il padre guardiano ad Anversa, Walter a Monaco di Baviera, l’Elijah di Mendelssohn a Torino con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e Jeffrey Tate.


Adriana Benignetti