giovedì 5 gennaio 2017

L’Accademia di Santa Cecilia ricorda Georges Prêtre

Fra i grandi  interpreti  del Novecento,  Georges Prêtre è senz’altro quello che per più volte ha diretto l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Dal debutto nel 1962 con la Quinta Sinfonia di Beethoven, per quasi mezzo secolo è stato presente nei cartelloni delle stagioni artistiche dell’Accademia esibendosi in un repertorio vastissimo che comprende tutti i più grandi compositori dal Settecento al Novecento, conquistando le platee con il fascino raffinato e con il virtuosismo delle sue esecuzioni.  

Accademico Onorario dal 1976,  Prêtre  è considerato interprete di riferimento della musica francese, del sinfonismo austro-tedesco e dei russi, oltre che profondo conoscitore di voci (Maria Callas lo apprezzava sopra tutti) ed è stato molto attivo in campo lirico nei più importanti teatri del mondo.

«Dal 1962 fino a quando la salute glielo ha permesso» – dichiara il Presidente-Sovrintendente dell’Accademia Michele dall’Ongaro – «il Maestro Prêtre è stato ospite abituale sul podio dell’Accademia di Santa Cecilia. Proprio nelle ultime settimane stavamo pensando ad un suo possibile ritorno a Roma, una sua partecipazione al Pipistrellodi Strauss (in scena in questi giorni) per dirigere una delle “sorprese musicali”. Non scompare solo un grande musicista, ma una persona di famiglia: un esempio di fusione tra rigore e fantasia di cui forse testimonianza ultima è la Carmen che ha diretto nel 2005 e che il pubblico di Santa Cecilia ricorda ancora».

L’ultima presenza nei concerti dell’Accademia risale al 2010 quando ha diretto l’Orchestra ceciliana nelle Sinfonie n. 3 e n. 4 di Brahms.

L’Accademia di Santa Cecilia dedicherà il prossimo concerto con Antonio Pappano e Radu Lupu (12, 13 e 14 gennaio) alla memoria del Maestro appena scomparso.


(comunicato stampa)