mercoledì 4 febbraio 2015

“Orlando” prima di “Orlando”: il Vivaldi inedito di Sardelli

Venerdì 6 febbraio alle ore 20.30, per la Stagione di Musica da Camera di Santa Cecilia, un concerto interamente dedicato a Vivaldi, con la prima esecuzione di un nuovo “Orlando”, scritto 15 anni prima della versione già nota

«Il mio lavoro di molti mesi di ricerche e studi su questo manoscritto, il confronto con i libretti e l’analisi delle concordanze musicali, mi ha permesso finalmente di stabilire che si tratta di un’opera di Vivaldi, composta sfruttando la base del lavoro di Ristori ma riformandone completamente la sostanza. 

Questo è il motivo per cui Vivaldi conservò questo manoscritto assieme alle sue composizioni autentiche nel suo archivio privato, mentre non avrebbe avuto motivo di conservarla se fosse stata l’opera di un altro compositore […] Nella mia veste di responsabile del catalogo vivaldiano ho quindi avuto la sufficiente certezza per attribuirgli un nuovo numero di catalogo, RV 819 e farlo entrare a pieno titolo nel novero delle opere autentiche. Abbiamo dunque una nuova opera di Vivaldi, un nuovo Orlando Furioso più vecchio di quindici anni rispetto a quell’Orlando a noi già noto (RV 728) che, solo adesso, si rivela chiaramente come la rielaborazione di quella prima versione fino a oggi ignota».  Federico Maria Sardelli


Il concerto della Stagione di Musica da Camera di venerdì 6 febbraio (Sala Sinopoli ore 20.30) è interamente dedicato ad Antonio Vivaldi, il compositore veneziano che ha contribuito all’evoluzione e alla forma del concerto per solista e orchestra e che ha lasciato una traccia evidente nella musica barocca. Nella sua vasta produzione Vivaldi ha esplorato le possibilità timbriche e melodiche di quasi tutti gli strumenti con una particolare predilezione nei riguardi del violino, strumento di cui egli stesso era un virtuoso. Si ascolterà, in quest’occasione, la prima esecuzione di una nuova opera di Vivaldi, un nuovo Orlando, scritto nel 1714 – quindici anni prima della versione già nota del 1727 – giunto a noi incompleto, ossia preservato solo nel I e II atto, riportato alla luce grazie agli studi e alle comparazioni di Federico Maria Sardelli.

A eseguirlo l’Accademia Barocca di Santa Cecilia che accoglie elementi dell’Orchestra ceciliana che hanno nella loro storia professionale un legame con la musica antica, il soprano Raffaella Milanesi e il basso Riccardo Novaro, diretti da Federico Maria Sardelli, eclettico musicista, compositore, musicologo, ma anche pittore, scrittore e perfino autore satirico.

Federico Maria Sardelli, fonda nel 1984 l’orchestra barocca Modo Antiquo con cui svolge attività concertistica in tutta Europa sia in veste di solista sia di direttore, presente nei maggiori festivals di musica antica. È ospite delle maggiori sale d’Europa, come il Concertgebouw di Amsterdam o il Théâtre des Champs-Elysées di Parigi. Federico Maria Sardelli è direttore principale ospite dell’Orchestra Filarmonica di Torino. È invitato come direttore in numerose altre orchestre, come il Gewandhaus di Lipsia, la Staatskapelle Halle, la Kammerakademie Potsdam, la Real Filarmonia de Galicia, il Maggio Musicale Fiorentino, l’orchestra della Fondazione Arena di Verona, l’Orchestra da Camera di Mantova, l’orchestra dei Pomeriggi Musicali. Federico Maria Sardelli incide per Naïve e Deutsche Grammophon. Ha al suo attivo più di quaranta incisioni discografiche, sempre in veste direttore e di solista. La sua ricostruzione e prima incisione dei Concerti Grossi op. VI di Corelli con strumenti a fiato ha costituito un evento nel panorama della musica antica. Nel Febbraio del 1997 ha ricevuto a New York, per il suo disco Vivaldi, Concerti per molti Stromenti, la nomination ai Grammy Awards, il massimo riconoscimento per l’attività discografica; nel 2000 una seconda nomination è giunta a premiare la sua ricostruzione dei Concerti Grossi di Corelli. Federico Maria Sardelli è un protagonista della rinascita del teatro musicale vivaldiano dei nostri tempi: sue sono le prime rappresentazioni, incisioni ed edizioni mondiali di numerose opere vivaldiane inedite. Le sue incisioni discografiche sono sostenute dalla Westdeutscher Rundfunk Köln (WDR). Nel 2005, presso il Concertgebouw di Rotterdam, ha diretto la prima mondiale dell’opera Motezuma di Vivaldi, riscoperta dopo 270 anni. Nel 2006 ha diretto la prima ripresa mondiale dell’opera L’Atenaide di Vivaldi al Teatro della Pergola di Firenze. Nel 2007 è stato direttore principale dell’HändelFestspiele di Halle, dove ha diretto l’opera Ariodante. Nel 2009 ha diretto ed inciso la prima mondiale del Modo alla Rovescia di Salieri, nel 2010 il Giasone di Francesco Cavalli alla Vlaamse Opera e l’Alcina di Handel al Teatro Municipal di Santiago del Cile, nel 2011 il Ritorno di Ulisse in Patria. Nel 2012 ha inciso in prima mondiale le ultime 8 scoperte vivaldiane (New Discoveries II, Naïve) e diretto in prima mondiale il nuovo Orlando Furioso di Vivaldi da lui riscoperto e ricostruito (Festival di Beaune, disco Naïve). È membro del comitato scientifico dell’Istituto Italiano Antonio Vivaldi presso la Fondazione G. Cini di Venezia, per il quale ha pubblicato il volume La musica per flauto di Antonio Vivaldi (Olschki, 2002) che è stato tradotto in inglese da Michael Talbot (Ashgate, 2007). Sempre per conto dell’Istituto ha creato e dirige la collana di musiche in facsimile «Vivaldiana», edita da SPES. Numerosissime sono le sue pubblicazioni musicali e musicologiche, edite da Bärenreiter, Ricordi, SPES, Fondazione G. Cini. Nel luglio 2007 Peter Ryom lo ha incaricato di continuare la sua monumentale opera di catalogazione della musica di Antonio Vivaldi e da quel momento Federico Maria Sardelli è il responsabile del Vivaldi Werkverzeichnis (RV). Il 28 novembre 2009 la Regione Toscana lo ha insignito, «per l’eclettismo artistico e lo spessore culturale evidenti», della sua più alta onorificenza, il Gonfalone d’Argento. Nel 2012 è apparso il suo Catalogo delle concordanze musicali vivaldiane (Fondazione G. Cini/Olschki).

L’Accademia Barocca di Santa Cecilia è l’unico gruppo in Italia di musica antica formatosi all’interno di un’Orchestra Sinfonica, che utilizza strumenti d’epoca, o fedeli ricostruzioni, per il repertorio di ogni periodo. Nata nel 2005 all’interno delle attività cameristiche dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Accademia Barocca si propone di rinverdire i fasti della “Vertuosa Compagnia dè Musici di Roma”, gruppo formatosi agli albori del ‘600 anch’esso all’interno dell’Accademia e alla quale dedicarono loro composizioni importanti musicisti dell’epoca, da A. Stradella ad A. Scarlatti. Oltre a numerosi concerti pubblici e didattici svolti per l’Accademia, il gruppo ha partecipato ai Festival barocchi di Noto e di Viterbo, alle Notti Bianche di Roma ed al Festival “Giunta è la Primavera”. Nel Dicembre del 2007 è stata protagonista del Concerto di Natale, trasmesso in diretta televisiva, dal Senato della Repubblica Italiana; nello stesso anno è uscito il CD registrato dal vivo con le Quattro Stagioni di Vivaldi, in occasione dell’Incontro per il Trentennale del Lavoro della Banca d’Italia. Nel 2009 l’Accademia Barocca ha fatto una tournèe in Canada, in collaborazione con il Cidim. Nel 2011, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, ha suonato in diretta televisiva Rai dalle Cappelle Paoline del Quirinale, in presenza del Presidente della Repubblica italiana e di numerose autorità politiche italiane e straniere. Nel Gennaio del 2013, in occasione delle celebrazioni per il tricentenario della morte di A. Corelli, ha eseguito sotto la direzione del M° Federico Maria Sardelli, i Concerti Grossi op:VI, nella ricostruzione con strumenti a fiato, per la Stagione di Musica da Camera dell’Accademia di Santa Cecilia.
Il Concerto conclusivo del Festival Barocco di Viterbo del 2013 è stato oggetto di registrazione di un CD di prossima pubblicazione per l’etichetta Dynamic.  Nel corso degli anni, hanno collaborato come solisti, il violinista Stefano Montanari ed il violoncellista Luigi Piovano. Molti sono i progetti che l’ hanno vista coinvolta in concomitanza di Mostre d’arte a Roma di autori del ‘600 e del’700 (Palazzo Spada, Galleria Pamphili, Palazzo Poli, Galleria Corsini, Biblioteca Vallicelliana, Oratorio dei Filippini, Palazzo Barberini e la Sagrestia del Borromini presso la Chiesa di S. Agnese in Agone) con percorsi didattici per le scuole superiori.

Il soprano Raffaella Milanesi nata a Roma, si diploma all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nel 1997. Da allora inizia subito una brillante carriera che la porta ad interpretare numerosi ruoli operistici, tra cui: Ottavia nell’Incoronazione di Poppea di Monteverdi, Cleopatra nel Giulio Cesare di Händel, Euridice ne L’anima del filosofo di Haydn, Elettra nell’Idomeneo di Mozart, Donna Anna in Don Giovanni, Susanna ne Le Nozze di Figaro, Tamiri e Aminta ne Il Re Pastore, Servilia ne La Clemenza di Tito, Norina in Don Pasquale di Donizetti e Musetta ne La Bohème di Puccini.  Si esibisce regolarmente nei teatri di: Amsterdam, Anversa, Bordeaux, Bruxelles, Losanna, Lussemburgo, Madrid, Montpellier, Parigu, Salamanca, Toulouse, Vienna, ed in prestigiosi Festival come: Ambronay, Beaune, Eisenstadt, Innsbruck, Montpellier e Potsdam. Si è distinta nell’Olimpiade di Pergolesi per l'apertura della stagione al Teatro San Carlo di Napoli diretta da Corrado Rovaris con la regia di Roberto De Simone, nel Ritorno di Ulisse in patria con la regia di Bob Wilson diretto da Rinaldo Alessandrini al Teatro alla Scala di Milano. Ha lavorato con molti tra i più stimati direttori d’orchestra dei nostri giorni, tra cui: Mark Minkowski, Rinaldo Alessandrini, Ottavio Dantone, Giuliano Carella, Nicola Luisotti, Donato Renzetti, Adam Fischer, Alessandro de Marchi, Andrea Marcon, Enrique Mazzola, Hervé Niquet, Philippe Pierlot, Christophe Rousset, e registi come: Christof Loy, Pier Luigi Pizzi, Robert Wilson, Daniele Abbado. La sua discografia include: La Capricciosa corretta e La grotta di Trofonio con Christophe Rousset per Naïve ed Ambroisie; Il Re Pastore, Idomeneo e La Clemenza di Tito con Adam Fischer e la Danish Radio Sinfonietta; Cantate Italiane di Handel con Fabio Bonizzoni e La risonanza; Tolomeo e Alessandro, con Alan Curtis per la Decca.

Diplomato in canto e musica vocale da camera al conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, Riccardo Novaro studia con Alessandro Corbelli e Claudio Meliciani e s’impone come interprete di riferimento nel repertorio barocco e belcantista. Vincitore del Concorso internazionale As.Li.Co. ha debuttato nel ruolo di Guglielmo nel Così fan tutte di Mozart. Si è prodotto nei più grandi teatri quali il Lincoln Center di New York, l’Opera National di Parigi, il Teatro alla Scala, il Teatro San Carlo, La Monnaie di Bruxelles, il Concertgebouw di Amsterdam e tanti altri ed ha collaborato con direttori d’orchestra quali Alessandrini, Benini, Campanella, Fischer, Gardiner, Gatti, Jurowski e registi del calibro di Arden, Carsen, Pizzi, Ronconi. Ha inciso il Te Deum di Charpentier con l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia sotto la direzione di Myung-Whun Chung per Deutsche Grammophon, Floridante di Händel con il Concerto italiano diretto da Alessandrini, Orlando Furioso con Modo Antiquo diretto da Federico Maria Sardelli e l’Incoronazione di Dario con l’Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone.

Auditorium Parco della Musica - Sala Sinopoli
Venerdì 6 febbraio 2015 ore 20.30

L'Accademia Barocca di Santa Cecilia
Federico Maria Sardelli direttore
Raffaella Milanesi soprano
Riccardo Novaro basso

Vivaldi           
Orlando (1714): selezione dall’opera

Biglietti da 18 a 38 euro

Per informazioni: 068082058