martedì 2 dicembre 2014

Blocco degli stipendi al Lirico di Cagliari: scontro tra Zedda e Meli

Scontro aperto tra il sindaco di Cagliari Massimo Zedda e il sovrintendente del Teatro Lirico, Mauro Meli, sulla gestione economica del teatro. Intanto, per la prima volta da tre anni a questa parte, gli stipendi dei lavoratori non sono stati pagati


 



«Come risulta dai verbali del Consiglio di Amministrazione, nel corso degli ultimi mesi il presidente Massimo Zedda e i consiglieri Mario Marchetti e Susanna Pasticci hanno ripetutamente sottolineato l’obbligo del pareggio di bilancio e la necessità di un attento e costante monitoraggio delle spese. Il sovrintendente ha sempre replicato che le spese erano sotto controllo, e che non c'era nessun motivo di allarme; inoltre non ha mai provveduto, in violazione di precise norme di legge, a rendere pubblici tutti i provvedimenti di spesa. Rimane il fatto che, per la prima volta da tre anni a questa parte, gli stipendi dei lavoratori non sono stati pagati».  

Sono queste le parole d'accusa di Massimo Zedda nei confronti del sovrintendente del Teatro Lirico di Cagliari, Mauro Mieli. Oggetto della contesa è la gestione del Teatro e, soprattutto, il mancato pagamento dello stipendio di novembre ai lavoratori. Dura la replica di Mieli che rimanda le accuse al mittente: 

«Il comunicato stampa a firma del Sindaco e due consiglieri di minoranza, diramato questa sera, contiene un cumulo di falsità. Non è vero che il Teatro manchi di fondi per pagare gli stipendi dei lavoratori. Lo ribadisco ancora una volta: il Teatro ha tutti i fondi necessari per pagare gli stipendi dei lavoratori. Il Banco di Sardegna ha bloccato il pagamento, in modo infondato e illegittimo, sulla base di una lettera ricevuta da parte del Sindaco Zedda con la quale – da quanto appreso dalla medesima Banca – ha provocato il blocco degli stipendi. Ho informato di questa scandalosa situazione le rappresentanze sindacali dei lavoratori del teatro (RSU). Non consentirò a nessuno di condurre squallidi giochi e trame sulla pelle dei lavoratori e del Teatro. Domani mi recherò presso la Procura della Repubblica di Cagliari per denunciare fatti gravissimi di cui siamo venuti a conoscenza e che potremo documentare dettagliatamente. Il Teatro vive un momento magico e straordinario ed è un vanto per la Sardegna e per l'Italia. Non consentirò a nessuno di distruggere il lavoro fatto grazie a degli straordinari lavoratori, i migliori che abbia mai conosciuto».