martedì 19 settembre 2017

Giuseppe Verdi: cronologia della vita e delle opere

Giuseppe Verdi
(Le Roncole, 10 ottobre 1813 – Milano, 27 gennaio 1901)

1813 - 10 ottobre: nasce alle Roncole, frazione di Busseto, da Carlo, oste e proprietario di uno spaccio in paese, e da Luigia Uttini, filatrice.


1821 - Primi insegnamenti di musica impartiti da Pietro Baistrocchi, organista alle Roncole.

1823 - Novembre: lascia le Roncole e si iscrive al ginnasio di Busseto.

1825 - È allievo del maestro di cappella Ferdinando Provesi. Alla morte di Pietro Baistrocchi, ne prende il posto di organista nella chiesa del paese.

1828 - Prime composizioni, poi distrutte: marce, cantate e pezzi sacri, una sinfonia per il Barbiere di Siviglia. Compone per la Società Filarmonica di Busseto ed instaura un rapporto di reciproca stima con il presidente Antonio Barezzi. Impartisce lezioni di canto e pianoforte a sua figlia Margherita.

1831-32 - Abita nella casa di Antonio Barezzi a Busseto. Dopo la bocciatura all’esame di ammissione al Conservatorio di Milano, Barezzi ne finanzia il mantenimento in città e le lezioni private con Vincenzo Lavigna, maestro al cembalo alla Scala ed allievo prediletto di Paisiello.

1836 - 28 febbraio: a Parma supera l’esame per il posto di maestro di musica a Busseto.
4 maggio: sposa Margherita Barezzi.

1838 - Pubblica presso l’editore milanese Canti Sei romanze per voce e pianoforte. Muore Virginia, la primogenita di sedici mesi. Alla stessa età morirà anche il secondogenito Icilio.

1839 - Lascia Busseto e si trasferisce a Milano. Il 17 novembre va in scena felicemente alla Scala Oberto, conte di San Bonifacio, su libretto di Antonio Piazza riveduto da Solera. È tra gli interpreti Giuseppina Strepponi. L’impresario Merelli gli offre un contratto per tre nuovi titoli, di cui uno comico, mentre Ricordi si assicura la stampa dell’opera. Pubblica nuove composizioni presso Canti.

1840 - Muore la moglie Margherita. La nuova opera comica Un giorno di regno, su libretto di Felice Romani, è sonoramente bocciata alla Scala. Verdi è avvilito, ma Merelli continua a sostenerlo proponendogli Nabucodonosor che in seguito diverrà Nabucco.

1842 - 9 marzo: alla Scala trionfa Nabucco, su libretto di Solera. Verdi è improvvisamente celebre e diventa anche paladino del riscatto nazionale. Assiste a Bologna alla storica esecuzione dello Stabat Mater di Rossini. Pubblica Chi i bei dì m'adduce per canto e pianoforte (da Goethe). Incontra Rossini.

1843 - 11 febbraio: grande successo alla Scala de I Lombardi alla prima crociata. In marzo parte per Vienna, dove al Kàrtnertortheater va in scena Nabucco, poi ripreso a Parma. La Fenice gli commissiona una nuova opera, inizia la collaborazione con Piave. Coltiva l’idea per un Re Lear.

1844 - 9 marzo: discreto successo alla Fenice di Ernani, su libretto di Francesco Maria Piave da Victor Hugo.
3 novembre: I due Foscari, da Byron su libretto di Piave, va in scena al Teatro Argentina di Roma.

1845 - 15 febbraio: Giovanna d’Arco alla Scala, libretto di Solera da Schiller. La scarsa cura nella rappresentazione è causa di una discussione con Merelli che aveva anche tentato la vendita a Ricordi, all’insaputa dell’autore. Dopo che, col titolo di Orietta a Lesbo, l’opera va in scena per il Carnevale di Napoli, avviene la rottura con Merelli e La Scala.

12 agosto: Alzira al San Carlo di Napoli, libretto di Cammarano da Voltaire. A Busseto acquista Palazzo Dordoni e i terreni di Sant’Agata, tenuta dove risiederà dal 1851.

1846 - 17 marzo: alla Fenice debutto contrastato di Attila, su libretto di Solera completato da Piave e da Andrea Maffei. Cresce l’entusiasmo patriottico intorno a Verdi, e per questo l’opera sarà meglio accolta nelle repliche.

1847 - 14 marzo: successo di Macbeth (libretto di Piave da Shakespeare) al Teatro La Pergola di Firenze. Verdi debutta all’estero con 1 masnadieri (libretto di Maffei da Schiller, Her Majesty’s Theatre di Londra, 22 luglio), quindi con Jerusalem, rifacimento dei Lombardi (Opera di Parigi, 26 novembre). Comincia nella capitale francese l’unione con Giuseppina Strepponi, prima Abigaille del Nabucco.

1848 - Il 25 ottobre al Teatro Grande di Trieste viene rappresentata 1l corsaro, libretto di Piave da Byron. L’impegno patriottico continua nell’inno Suona la tromba, su versi di Goffredo Mameli, che viene inviato a Mazzini.

1849 - 27 gennaio: La battaglia di Legnano (Cammarano) infiamma la platea del Teatro Argentina, presenti Mazzini e Garibaldi. A fine estate Verdi, sfidando i pettegolezzi, torna nei luoghi di nascita insieme alla Strepponi. 8 dicembre: successo contenuto al San Carlo di Napoli per Luisa Miller (Cammarano, da Schiller).

1850 - 16 novembre: Stiffelio, su libretto di Piave, esordisce a Trieste.

1851 - 11 marzo: risolti i problemi di censura, riscuote grande successo Rigoletto (Piave da Hugo) alla Fenice. In primavera Verdi si trasferisce nella nuova villa di Sant’Agata, occupandosi personalmente dell’amministrazione dei possedimenti.

1853 - 19 gennaio: trionfa al Teatro Apollo di Roma 1l trovatore, libretto di Cammarano da García Gutiérrez (completato da Leone Emanuele Bardore).
6 marzo: La traviata fa fiasco alla Fenice (libretto di Piave da Dumas figlio).

1855 - 13 giugno: Les vèpres siciliennes all’Opera (libretto di Scribe e Duveyrier) coronano lunghi mesi di duro lavoro. L’opera è subito tradotta in italiano e proposta a fine anno a Parma col titolo di Giovanna de Guzman: a febbraio dell’anno successivo approderà alla Scala.

1857 - 12 gennaio: col titolo di Le trouvère, Il trovatore viene rappresentato all’Opéra.
12 marzo: fiasco di Simon Boccanegra alla Fenice (Piave da García Gutiérrez).
16 agosto: Aroldo, dalla revisione del libretto di Stiffelio, va in scena al Teatro di Rimini.

1858 - Per problemi con la censura Verdi è costretto a sciogliere il contratto col San Carlo.

1859 - 17 febbraio: Un ballo in maschera (libretto di Somma da Scribe, per il dramma di Auber) è accolto al Teatro Apollo di Roma con successo travolgente. Il pubblico inneggia all’Unità d’Italia al grido di «Viva V.E.R.D.I.» (acronimo di Vittorio Emanuele Re d’Italia), come è già accaduto un mese prima alla Scala. 29 agosto: sposa Giuseppina Strepponi.

1861 - È eletto deputato nel primo Parlamento unitario, per il collegio di Borgo San Donnino (Fidenza).

1862 - 10 novembre: dopo un rinvio di un anno va finalmente in scena La forza del destino (Piave) al Teatro Imperiale di San Pietroburgo. L’opera incontra l’ostilità dei giovani compositori russi.

1865 - 21 aprile: nuova versione di Macbeth al Théâtre Lyrique di Parigi, ma l’accoglienza è tiepida. Verdi firma il contratto con l’Opéra: prende ancora una volta in considerazione il progetto per un Re Lear, ma poi sceglie definitivamente Don Carlos di Schiller.

1867 - 11 marzo: prima rappresentazione all’Opéra di Parigi, dopo una tormentatissima vigilia, di Don Carlos, su libretto di Méry e Du Locle. La stampa parigina è critica, ma la nuova creazione in ottobre è consacrata a Bologna. Con il nome di Maria adotta la figlia di un cugino che sarà in seguito sua erede universale.

1868 - 30 giugno: a Milano incontra Alessandro Manzoni. Alla morte di Rossini (13 novembre) Verdi progetta di dedicargli una Messa di Requiem, che resterà però appena abbozzata.

1869 - 27 febbraio: debutta alla Scala una nuova versione de La forza del destino. Ismail pascià gli commissiona un’opera destinata al Teatro dell’Opera del Cairo.

1871 - 24 dicembre: Aida (libretto di Antonio Ghislanzoni) debutta al Cairo, con enorme successo. L’opera andrà in scena l’8 febbraio successivo alla Scala. In Francia viene insignito della Legion d’onore.

1874 - 22 maggio: Messa di Requiem (che utilizza, modificandolo, l’abbozzo precedente) è eseguita nella chiesa di San Marco a Milano nel primo anniversario della morte di Manzoni.

1879 - Tramite Giulio Ricordi incontra Arrigo Boito, che in estate già lavora al libretto di Otello.

1880 - Si dedica personalmente all’amministrazione della tenuta di Sant’Agata. Compone un Pater noster e un Ave Maria per soprano e archi.

1881 - 24 marzo: alla Scala è presentata una nuova versione di Simon Boccanegra, di cui Boito ha rimaneggiato il libretto.

1884 - 10 gennaio: Don Carlo alla Scala, in edizione riveduta e ridotta a 4 atti del grand-opéra.

1886 - Nuova edizione italiana per il Teatro di Modena di Don Carlo, in 5 atti, con le modifiche della versione del 1884.

1887 - 5 febbraio: Otello trionfa alla Scala (Boito, da Shakespeare) 6 novembre: a Villanova sull’Arda, vicino a Sant’Agata, è inaugurato l’ospedale voluto da Verdi.

1889 - Acquista alla periferia di Milano il terreno dove sorgerà la casa di riposo per musicisti, progettata da Camillo Boito, fratello di Arrigo (sarà inaugurata nel 1902). Compone un’Ave Maria a 4 voci «su scala enigmatica».

1893 - 9 febbraio: successo alla Scala per Falstaff, libretto di Boito da Shakespeare.

1897 - 14 novembre: muore a Sant’Agata Giuseppina Strepponi.

1898 - 17 aprile: pubblicazione ed esecuzione a Parigi dei Pezzi sacri (Stabat Mater, Laudi alla Vergine Maria, Te Deum; l’Ave Maria non viene fatta eseguire dal compositore).

1901 - 27 gennaio: colpito da un ictus, muore dopo qualche giorno di agonia in una stanza dell’Hotel de Milan, dove ormai viveva stabilmente.


(Testo per gentile concessione del ©Teatro Lirico di Cagliari)