mercoledì 7 giugno 2017

“Aida”: la trama

Aida
Opera in 4 atti

Musica
Giuseppe Verdi (Le Roncole, 10 ottobre 1813 – Milano, 27 gennaio 1901)

Libretto
Antonio Ghislanzoni (Lecco, 25 novembre 1824 – Caprino Bergamasco, 16 luglio 1893)

Prima rappresentazione: Il Cairo, Teatro dell'Opera, 24 dicembre 1871

Personaggi
Il re d’Egitto (basso)
Amneris, sua figlia (mezzosoprano)
Aida, schiava etiope (soprano)
Radamès, capitano delle guardie (tenore)
Ramfis, capo dei sacerdoti (basso)
Amonasro, re d’Etiopia, padre di Aida (baritono)
Una sacerdotessa (soprano)
Un messaggero (tenore)

Sacerdoti e sacerdotesse, ministri, capitani, soldati, funzionari, schiavi e prigionieri etiopi, popolo egizio
Balletto: sacerdotesse, piccoli mori, schiavi etiopi, asiatiche, baiadere, seguito di Amneris

La vicenda si svolge in Egitto

ATTO I

Scena I
Grande sala del palazzo del re a Menfi. Ai lati, statue monumentali e arbusti in fiore; sullo sfondo, palazzi, templi e piramidi
Ramfis, capo dei sacerdoti, e Radamès, eroico capitano dell’esercito faraonico, condividono la preoccupazione per una nuova invasione degli Etiopi. Presto il re rivelerà il nome del condottiero nominato da Iside per guidare le truppe reali; Radamès si augura di poter essere lui il prescelto, per coprirsi di gloria e restituire patria e dignità ad Aida, la donna che, corrisposto, ama segretamente. Aida, figlia del re d’Etiopia Amonasro, è stata, infatti, ridotta in schiavitù dagli Egiziani e si trova al servizio di Amneris. Quest’ultima, figlia del faraone, è, a sua volta, anch’ella innamorata di Radamès e vede in Aida una temibile rivale.  

Un messaggero annuncia che gli Etiopi, guidati da Amonstro, stanno per attaccare Tebe e il re, seguito da guardie, ministri e sacerdoti, annuncia che Radamès è l’eroe designato. Tutti esultano tranne Aida, combattuta tra l’amore per il suo popolo e il padre e la passione per Radamès.

Scena II
Interno del tempio di Vulcano
All’interno del tempio, durante la cerimonia di propiziazione, le danze mistiche e le invocazioni agli dei, Radamès, con il capo velato d’argento, riceve da Ramfis la spada consacrata.

ATTO II

Scena I
Una stanza dell’appartamento di Amneris
Amneris, assistita dalle ancelle, si prepara a festeggiare la vittoria del suo popolo mentre piccoli schiavi mori danzano per lei. Quando entra Aida, per scoprire i reali sentimenti della donna, le dà la falsa notizia della  morte di Radamès sul campo di battaglia. La donna, disperata, lancia un grido di dolore, rivelando in pieno il suo amore per il condottiero. Amneris giura di vendicarsi.

Scena II
Le trombe annunciano la vittoria e richiamano la popolazione alla cerimonia del trionfo. Radamès, acclamato dalla folla, riceve da Amneris il serto della vittoria, mentre il faraone gli promette di soddisfare ogni suo desiderio. Il condottiero chiede allora che vengano liberati i prigionieri nemici, non sapendo che tra di loro vi è anche Amonasro, padre di Aida. Tutti invocano la clemenza, anche Ramfis che, però, convince il faraone a trattenere Aida e un guerriero (in realtà Amonasro sotto mentite spoglie),  che giura di aver sepolto il re degli Etiopi. A Radamès viene infine promessa la mano di Amneris, mentre Aida piange il proprio destino e il re degli Etiopi giura vendetta.

ATTO III

Le acque quiete del Nilo, rocce di granito tra i palmizi frondosi, il tempio di Iside che si staglia contro il cielo stellato. Una barca approda silenziosa sulle rive sacre
Amneris, guidata dal gran sacerdote, si reca a pregare al tempio di Iside. Nel frattempo Amonasro, che ha scoperto l’amore tra la figlia e Radamès, convince la donna a tradire l’amante e a farsi rivelare i piani di battaglia degli Egiziani. Aida prima rifiuta, poi cede alle minacce del Padre.

Parlando con Radamès, Aida riesce a farsi rivelare il sentiero che percorreranno le truppe egizie. Amonasro, esultante, esce allora dal nascondiglio, mentre Radamès si rende conto di avere tradito senza volere il suo popolo. Sopraggiunge Amneris con Ramfis: Radamès, dopo aver fatto fuggire l‘amata con il padre, si consegna al gran sacerdote per espiare il tradimento, sia pure involontario.

ATTO IV

Scena I
Una sala maestosa nel palazzo del re d’Egitto, sulla sinistra la porta che conduce ai sotterranei delle sentenze
Amneris ordina che le sia portato il prigioniero ed esorta Radamès a rinunciare ad Aida, in cambio della salvezza. Ma Radamès, deciso a morire per la perdita dell’amante, rifiuta qualsiasi aiuto: è condotto davanti al tribunale dai sacerdoti ed è condannato a essere sepolto vivo.

Scena II
Al piano superiore, il tempio splendente d’oro e di luce di Vulcano; sotto, la cripta in cui Radamès sta per essere murato
I sacerdoti chiudono il sotterraneo, mentre Radamès invoca il nome di Aida; all’improvviso, quasi come in un sogno, la donna compare. Ha deciso di sacrificarsi insieme al suo amato. I due si abbracciano e, insieme, affrontano la morte mentre Amneris, nel tempio, invoca la pace.

Fonti:
giuseppeverdi200.gov.it
Dizionario dell’opera 2002 a cura di Piero Gelli, Baldini&Castoldi, Milano 2001

Adriana Benignetti