lunedì 12 settembre 2011

Italian Wonderbrass/Jens Lindemann: Pines of Rome


Italian Wonderbrass
Jens Lindemann
Pines of Rome



The pines of Rome (Respighi/Wood)
Bel Canto (Fiorenzani)
Trittico Italiano (Sanson)
FourdotZero (Tenan)
Nessun Dorma (Puccini/Marlatt)
* All tracks are world premiere recordings
DDD/ Durata 46:13


5 giovanissimi musicisti, dalla tecnica sbalorditiva e dalla musicalità prorompente; un solista d’eccezione, di chiara fama ed esperienza; 5 composizioni affascinanti, tutte incise per la prima volta. Sono questi gli ingredienti di un CD imperdibile per gli appassionati di musica, di qualunque genere, che entusiasmerà gli amanti degli ottoni e conquisterà chi ancora non conosce a fondo le potenzialità timbriche e tecniche di questi strumenti.



I 5 giovanissimi musicisti – tutti prime parti di prestigiose orchestre (Orchestra S. Cecilia di Roma, Royal Concertgebouw di Amsterdam) – sono gli Italian Wonderbrass, quintetto di ottoni nato nel 2006 dall’incontro di Giuliano Sommerhalder (tromba), Omar Tomasoni (tromba), Guglielmo Pellarin (corno), Gabriele Marchetti (trombone), Gianluca Grosso (tuba). A leggere le loro date di nascita si rimane ancora maggiormente sbalorditi dalla sicurezza e dalla maturità interpretative e si comprende come mai, fin dal suo esordio, il gruppo abbia riscosso un successo e un entusiasmo internazionali.

Il solista d’eccezione è Jens Lindemann, trombettista di fama mondiale, che ha incontrato gli Italian Wonderbrass al loro esordio e, da allora, impressionato dalle qualità artistiche, ne è diventato maestro, prima, “collega” e grande sostenitore, poi. Ed è proprio da Jens Lindemann che nasce l’idea della trascrizione dei Pini di Roma di Respighi, il primo brano del disco. Il compositore Kenny Wood confessa di aver avuto, all’inizio, forti dubbi sulla riuscita della trascrizione per sestetto di ottoni e, soprattutto, sulle obiettive difficoltà tecniche che si sarebbero presentate alla formazione. Per non perdere il supporto ritmico, fondamentale al dinamismo e al colore del brano, Wood ha aggiunto anche le percussioni brillantemente suonate da Alasdair Kelly e Mirko Natalizi.

In effetti, si rimane da subito impressionati dalla complessità della trascrizione e dalla resistenza, abilità e fisicità richieste agli strumentisti: una prova superata dalla formazione in modo spettacolare e decisamente convincente. Si passa poi a un brano appositamente scritto per gli Italian, Bel Canto di Fabiano Fiorenzani: un viaggio nella musica italiana, che tocca temi celebri di opere di Verdi, Puccini, Rossini, Rota, ma trae spunto anche da colonne sonore (C’era una volta in America, La strada) e da celebri canzoni (come Volare e Azzurro). Terzo brano del CD, Trittico Italiano di Davide Sanson è un arrangiamento di tre celebri brani: l’intermezzo di Cavalleria Rusticana, Vesti la giubba da Pagliacci e l’intermezzo di Manon Lescaut. Tre brani che si fondono e si confondono mettendo in mostra la versatilità e le potenzialità timbriche degli ottoni. Poi, una composizione scritta appositamente per gli Italian Wonderbrass, Four dot Zero di Carlo Tenan che ci riporta ad atmosfere e sonorità rinascimentali e che, ancora una volta, evidenzia l’abilità degli strumentisti e la loro musicalità impressionante. Infine, ultimo brano, un gradevolissimo arrangiamento di Nessun Dorma dalla Turandot di Puccini di David Marlatt per solista e quintetto dove, semmai ce ne fosse ancora bisogno, sono messe in luce la maestria di Lindemann e la perfetta intesa degli Italian Wonderbrass.

Per informazioni sull’acquisto del CD: www.italianwonderbrass.com


Adriana Benignetti