mercoledì 16 aprile 2014

“Il diario dell’assassinata” al Teatro di San Carlo

Giovedì 17 e venerdì 18 aprile, la voce di Maria Pia De Vito sarà protagonista del monologo drammatico di Gino Negri. Sul podio, Stefania Rinaldi


(Foto di Francesco Squeglia)
«Si tratta di una partitura teatrale più che musicale confezionata all'epoca appositamente sulle caratteristiche di Milva, sulla sua grande ironia. Fin dall’infanzia ho avvertito forte il fascino, anzi l’amore folle per le scritture ardite di Gesualdo. E rispetto l’’interpretazione straordinaria di Milva, io  punterò a far emergere il dramma interiore di Maria d'Avalos, che in alcune parti mi sembra davvero molto forte sia per me che ne sono l'interprete, sia per il pubblico. Nella seconda parte, invec mi concentrerò sui miei autori antichi preferiti, come il  Gesualdo inglese John Dowland». Maria Pia De Vito


«Dare vita al lavoro di un’artista inquieto come Negri che con la sua vitalità creativa sperimentò percorsi tra i più innovativi, è un’esperienza che aggiunge un tassello alla mia vita musicale. La collaborazione con un’artista eclettica come Maria Pia De Vito, nel teatro dove lavoro quotidianamente, rende l’operazione ancora più vivace.Confrontarsi con una musicista curiosa e improvvisatrice rende il lavoro sicuramente ancora più stimolante». Stefania Rinaldi

È ispirato alla vita di Carlo Gesualdo, Principe di Venosa, e all’omicidio da lui commesso ai danni della moglie Maria d’Avalos e dell’amante Ruvo Fabrizio Carafa, duca d’Andria, Il Diario dell’assassinata, di Gino Negri. Composto nel 1975 e messo in scena soltanto una volta nel 1978 alla Piccola Scala di Milano, con Milva protagonista, l’atto unico per voce femminile di Negri verrà proposto al Teatro di San Carlo di Napoli (giovedì 17 aprile alle ore 18.00 e venerdì 18 aprile alle ore 20.30) con la voce di Maria Pia De Vito: sul podio, a dirigere i Solisti dell'Orchestra del Teatro di San Carlo, Stefania Rinaldi.

Nella seconda parte della serata, invece, la De Vito si esibirà in duo con il pianista inglese Huw Warren, con cui collabora stabilmente dal 2008, in un programma dedicato agli amori adolescenziali: da Benedetto Ferrari(Amanti, io vi so dire), passando per il John Dowland di Folw, my tears (il vero Gesualdo inglese) e Sigismondo d'India (Odi quel Rosignolo), inserendo anche il brano Ancor che col partire di Cipriano De Rore, il tutto introdotto dalla villanella cinquecentesca Boccuccia de no pierzecoattribuita al cantore napoletano cinquecentesco Velardiniello.

Il Diario dell'assassinata, atto unico per voce femminile composto da Gino Negri nel 1975, fu rappresentato una sola volta nel 1978 alla Piccola Scala di Milano con Milva come protagonista. Famoso anche l’utilizzo di un frammento nel film di Werner Herzog dedicato al Principe nel 1995: Morte a cinque voci. Quella del San Carlo di Napoli è la prima esecuzione nel nuovo secolo e probabilmente la seconda in assoluto, ancora a ridosso delle celebrazioni del quarto centenario della morte di Gesualdo avvenuta nel 1613. La vicenda è quella nota dell'omicidio che Carlo Gesualdo, Principe di Venosa, madrigalista vissuto tra 1500 e 1600, commise ai danni della moglie. Il Diario è una mini-opera da camera in un solo atto che analizza, in dodici brevi sezioni, i sentimenti contrastanti della protagonista dal primo incontro con il futuro sposo Gesualdo alla morte per sua mano. Un diario immaginario, dunque, da cui il titolo della pièce.

Talento inquieto e indagatore, ottime doti di strumentista, arrangiatrice e compositrice, Maria Pia De Vito dopo i primi quindici di esperienza come cantante jazz collabora con musicisti come John Taylor, Gianluigi Trovesi e Rita Marcotulli. Proprio con la Marcotulli nel 1994 avvia il progetto diNauplia, incontro tra il jazz e le peculiarità multiformi del canto napoletano che spiana all'artista campana la strada verso una carriera ricca di importanti successi e riconoscimenti. Del 2007 è l'incontro con Huw Warren con cui pubblica per Dialektos. Altro campo di ricerca sempre prediletto in chiave di rilettura improvvisativa è la musica barocca. Forte in tal senso la collaborazione con il clavicembalista, organista e direttore d’orchestra Claudio Astronio, col quale firma diversi progetti: Chaconne, per voce barocca, voce moderna, live electronics, clavicembalo, tiorba, violoncello, arpa doppia; La danza della voce per clavicembalo, voce ed elettronica. Coplas a lo divino, che presenta musica sacra antica e contemporanea per organo a canne, voce ed elettronica, con la partecipazione di Michel Godard e Paolo Fresu. 

Stefania Rinaldi, napoletana, direttore d'orchestra, di coro e pianista ha studiato al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma. Al Teatro di San Carlo è direttore e fondatrice Coro di Voci Bianche del Massimo, con cui partecipa regolarmente alle produzioni d'opera e di concerti, oltrechè del Coro amatoriale I Sancarlini. Nel corso della sua carriera ha avuto modo di collaborare con importanti istituzioni in Italia e all'estero, dal Teatro alla Scala all'Accademia di Santa Cecilia, dalla Sidney Oera House alla Melbourne Symphony e alla New York University. È direttore musicale e fondatrice dell'Alma Mahler Sinfonietta, orchestra al femminile che propone la musica scritta e realizzata dalle donne.

Pianista e compositore inglese, Huw Warren è un artista riconosciuto per la sua originalità e per la carica innovativa. Il suo approccio versatile, passionale, innovativo al pianoforte non conosce confini, essendo capace di attraversare tutti gli stili musicali. 

Scomparso nel 1991, compositore e critico musicale, Gino Negri abbracciò con passione le avanguardie artistiche milanesi, come membro della “Giovane scuola musicale di Milano”, interessandosi presto delle commistioni tra teatro e musica. Divenuto amico di Paolo Grassi e Giorgio Strehler, cominciò a collaborare con il Piccolo Teatro. Tra i suoi amici ed estimatori anche Massimo Mila, Roberto Leydi e Luigi Pestalozza, oltre al compositore Goffredo Petrassi. Negli anni Cinquanta si dedicò alla composizione di almeno sette opere di teatro con musica per varie formazioni cameristiche. Iniziò da quei lavori (in cui venivano allegramente inseriti elementi canzonettistici del cabaret e del varietà) una riflessione originale di Negri sulla canzone, vista come micro-melodramma compiuto. Cominciò anche una sua speciale collaborazione con cantanti non ortodossi rispetto alla tradizione del melodramma, con Ornella Vanoni e più tardi appunto con Milva. Il Diario dell’assassinata, si situa in un momento particolare della produzione artistica di questo autore, ultima opera in musica per il teatro da camera prima del lungo abbandono.

TEATRO DI SAN CARLO
Giovedì 17 aprile ore 18:00
Venerdì 18 aprile ore 20:30

direttore: Stefania Rinaldi
voce solista: Maria Pia De Vito
pianoforte: Huw Warren
Solisti dell'Orchestra del Teatro di San Carlo

Anonimo Voccuccia de no pierzeco aperturo
Cipriano De Rore Ancor che col partire
Maria Pia De Vito – Huw Warren Odi Quel Rossignolo di Sigismondo d'India
Johnn Dowland Flow, my tears
Maria Pia De Vito – Huw Warren Variazioni su Amanti di Benedetto Ferrari
Gino Negri Carlo Gesualdo Principe di Venosa (Diario dell'Assassinata)

Biglietti: da 12 a 38 euro
Per informazioni: 081. 79.72.331 – 412, biglietteria@teatrosancarlo.it

A.B.