lunedì 17 marzo 2014

“Prima della prima” dedicata a “L’elisir d’amore” del Teatro delle Muse

Martedì 18 marzo  alle ore 1.35 la puntata della trasmissione sarà dedicata all’opera di Gaetano Donizetti andata in scena ad Ancona al Teatro delle Muse a fine gennaio scorso. Regia e luci di Anraud Bernard; direzione di Jader Bignamini


«Credo che il mondo contadino raccontato ne ‘L’elisir d’amore’ si presti bene ad essere traslato nell’Italia degli anni ’50. Così ho pensato ad una società pre-televisiva che però subisce il fascino della televisione che arriva nelle case degli italiani proprio in quegli anni. Visto che festeggiamo i 60 anni dalla prima messa in onda della Rai Tv mi è sembrato divertente presentare quel mondo contadino che viene invaso e conquistato da questo nuovo elettrodomestico». Arnaud Bernard


La troupe di Prima della prima è rimasta in città e al Teatro delle Muse per tre giorni e, come di consueto, ha intervistato i protagonisti in scena e ha ripreso la prova generale. Sarà quindi anche un’occasione per il pubblico di Ancona di poter ascoltare Francesco Meli nel brano più noto: la romanza cantata dal protagonista Nemorino, ‘Una furtiva lagrima’, brano entrato – come del resto l'intera opera – nel cosiddetto repertorio, non avendo poi, il tenore, potuto cantare durante le repliche, per un’indisposizione.

Rosaria Bronzetti quindi ci porta dietro le quinte del Teatro delle Muse di Ancona per L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti. La regia televisiva della puntata è di Christian Angeli. A dirigere l’Orchestra Filarmonica Marchigiana e il Coro Lirico Marchigiano “V.Bellini”, Jader Bignamini. Regia e luci sono di Arnaud Bernard. Nel cast: Francesco Meli (Nemorino), Serena Gamberoni (Adina), Bruno Praticò (Il dottor Dulcamara), Alexey Bogdanchikov (Belcore), Marta Torbidoni (Giannetta).

L'elisir d'amore è un'opera in due atti di Gaetano Donizetti su libretto di Felice Romani. Definita in partitura «melodramma giocoso», rientra a pieno titolo nella tradizione dell'opera comica, anche se in essa trova ampio spazio l'elemento patetico. Fin dal suo apparire, l'Elisir ebbe un grande successo con trentadue repliche consecutive. A farlo immediatamente amare dagli appassionati della lirica è in particolare la tipica melodia donizettiana che anche in questo caso accompagna motivi piacevoli che bene mettono in risalto la vena buffa del compositore bergamasco, capace di trasformare con agile inventiva la risata in sorriso, sia pure talvolta velato di malinconia.

(comunicato stampa)