lunedì 10 febbraio 2014

“Una sera con Jean Philippe Rameau”, Auditorium di Milano

L’Ensemble laBarocca omaggia, mercoledì 12 febbraio alle ore 20.30, Jean Philippe Rameau a 250 anni dalla morte


«Il concerto intende mettere in luce la ricchezza stilistica e compositiva di uno dei maggiori compositori del periodo barocco francese, poco conosciuto in Italia al di là delle sue opere teoriche. All'interno della vastissima produzione teatrale ci siamo concentrati su estratti da alcune delle opere più significative per alcuni degli stili affrontati e sviluppati da Rameau: Pastorales héroïques (Zaïs 1748), Tragédies en musique (Castor et Pollux 1737, Dardanus 1739), Opéra-ballets (Les Indes galantes 1735), Comédies lyriques (Platée o Junon jalouse 1745). 

[…] Rameau inizia la sua produzione teatrale solo all'età di 50 anni (prima opera rappresentata Hippolyte et Aricie nel 1733) e la prosegue fino alla sua morte, componendo oltre 30 opere, essendosi dedicato prima di tale data alla professione di organista e teorico musicale ed avendo prodotto solo alcune composizioni per strumento quali i Trois livres de pièces de clavecin. È uno degli attori principali nella Querelle des bouffons che lo oppone a Jean-Jacques Rousseau e ad altri musicisti e teorici della musica. La polemica esplode nel 1752, a causa del confronto tra la tragédie lyrique (tradizione francese) e l'opera buffa, importata dall'Italia. I due s'erano trovati fianco a fianco al momento di una collaborazione musicale mancata, che aveva snervato non poco Rameau e umiliato Rousseau, il nelle vesti di compositore non fu mai capace, nonostante le pretese, di guadagnarsi l'affermazione a cui anelava. Rameau rimane una figura fondamentale nell'evoluzione del linguaggio musicale e armonico ed alcune delle sue composizioni furono al tempo giudicate troppo futuriste e irrealizzabili. Secondo Rameau la musica sa esprimere, attraverso l'armonia, il divino ordine universale, ossia la natura stessa. La natura di cui parla Rameau è fondata su un sistema di leggi matematiche e la sua concezione si allaccia convenientemente con il meccanicismo newtoniano. Per Rameau, tra ragione e sentimento, intelletto e sensibilità, e ancora tra natura e legge matematica non c'è nessun contrasto, ma anzi esiste un perfetto accordo: questi elementi devono quindi cooperare armonicamente. Rameau non favorisce né la musica italiana né quella francese perché “vi sono teste egualmente bene organizzate in tutte le nazioni dove regna la musica”, ed è assurdo pretendere che “una nazione possa essere più favorita di un'altra”. Le differenze tra una nazione e l'altra riguardano essenzialmente la melodia, la quale ha a che fare soprattutto con il gusto. La priorità dell'armonia sulla melodia nel pensiero di Rameau si fonda sul fatto che non si possono fornire “regole certe” per la melodia, anche se quest'ultima non ha meno forza espressiva. Dall'armonia derivano tutte le altre qualità della musica, compreso il ritmo stesso». Ruben Jais

Secondo appuntamento dell’anno e quarto stagionale per laBarocca, ensemble specialistico de laVerdi fondato e diretto da Ruben Jais, mercoledì 12 febbraio alle ore 20.30 all’Auditorium di Milano in largo Mahler. Appuntamento speciale, particolare e originale, che vuole essere – fin dalla progettazione dell’evento – un omaggio espressamente dedicato, progettato e realizzato attorno alla figura di un grande della musica francese di ogni tempo: Jean Philippe Rameau, compositore, clavicembalista, organista e teorico della musica d’Oltralpe, nato a Digione il 25 settembre 1683 e scomparso a Parigi il 12 settembre 1764, di cui quest’anno ricorre il 250° anniversario della morte. Un appuntamento che si inserisce nell’attuale Stagione di musica barocca, rivolta a celebrare alcuni importanti anniversari, quali quelli di CPE Bach, Gluck, Locatelli e Rameau appunto.

Sul palco dell’Auditorium, laBarocca sarà affiancata dalle voci soliste di Céline Scheen (soprano), Samuel Boden (tenore), Ugo Guagliardo (basso), insieme con i danzatori Chiara Vittadello, Lorenzo Macciò, Jessica Rapelli Camilla Meregalli (passo a due).


Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, Largo Mahler, Milano
Mercoledì 12 febbraio ore 20.30

1. Zais, Ouverture
2. Castor et Pollux, Ouverture
3. Castor et Pollux, Musiche di Scena
dall'Atto I - Scène V - Air très pointé (modéré)
4. Castor et Pollux, Aria di Télaire (soprano) "Tristes Apprets"
dall'Atto II - scena II
5. Castor et Pollux, Musiche di Balletto
dall'Atto III - Scène IV - 2e Air pour Hébé et ses Suivantes
6. Castor et Pollux, Aria di Castor (tenore) "Séjour de l'éternelle paix"
dall'Atto IV - Scène V
7. Castor et Pollux, Musiche di Balletto
dall'Atto V - Scène dernière - Chaconne (modéré)
8. Castor et Pollux, Finale
9. Dardanus, Ouverture
10. Dardanus, Musiche di Scena dal Prologo
Scène II - 1er, 2e tambourins
11. Dardanus, Aria di Dardanus (tenore) "Lieux Funestes"
dall' Atto IV - Scène I (nella versione 1744)
12. Dardanus, Aria di Anténor (basso) "Voici les tristes lieux/Monstre affreux" dall' Atto IV - Scène III
13. Dardanus, Chaconne (Finale)
14. Les Indes Galantes, Ouverture
15. Les Indes Galantes, Aria di Phani (soprano)
"Viens hymen" dalla Deuxième Entrée "Les Incas du Pérou" - Scène I
16. Les Indes Galantes, Musiche di Balletto dalla Deuxième Entrée "Les Incas du Pérou" - Scène V - Loure en Rondeau
17. Les Indes Galantes, Duetto Zima (soprano) - Adario (basso) "Forets paisibles" dalla Nouvelle Entrée "Les Sauvages" - Scène VI
18. Les Indes Galantes, Chaconne (Finale)
19. La Platée, Aria de La Folie (soprano) dall'Atto II - Scène V

Biglietti euro 25,00/10,00

Per informazioni e prenotazioni:
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler; orari apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, laverdi.org

(Comunicato stampa)