venerdì 28 giugno 2013

Tango protagonista all’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo

Domenica 30 giugno alle ore 18.00, “María  de Buenos Aires” di Astor Piazzola su libretto di Horatio Ferrer: regia di Marco Chiarini e direzione di Mauro De Federicis



Sarà la “tango operita” María  de Buenos Aires, scritta da Astor Piazzola nel 1967 su libretto di Horacio Ferrer, al centro del secondo appuntamento di “Un’Estate con la Musica 2013”, la stagione de laVerdi di Milano, in programma domenica 30 giugno alle ore 18.00.

Sul palco: Tania Furia (Maria), Ruben Peloni (Cantor), Sergio Valastro (El Duende), Roberta Beccarini e Pablo Moyano (ballerini), Massimiliano Pitocco (bandoneon), per la regia di Marco Chiarini e la direzione musicale di Mauro De Federicis.

María de Buenos Aires è un’opera tango di Astor Piazzolla, composta nel 1967 insieme al poeta e amico Horacio Ferrer, autore del testo. Viene rappresentata per la prima volta al Planet Theatre di Buenos Aires nel 1968, diventando da subito un successo consacrato, qualche decennio più tardi, da Milva e dai Tangoseis che lo  hanno reso internazionale. Il genio musicale di Piazzolla trova in María de Buenos Aires una delle sue più compiute e straordinarie forme di espressione. È il linguaggio del nuevo tango, che si esprime qui con elementi originali e innovativi, una fusion  tra tango tradizionale e jazz, con l’uso sapiente delle dissonanze e l’introduzione di nuovi strumenti come la batteria, le percussioni, la chitarra elettrica. Maria de Buenos Aires è tutto questo e altro ancora, commistione di tradizione e innovazione, un monumento al tango, quello che, come dice Piazzolla, “… se lleva dentro de la piel”.  Destinata in origine a una trasmissione radiofonica, l’opera prende immediatamente la via definitiva della destinazione teatrale e trae spunto da una leggenda metropolitana argentina del Novecento, metafora storica della fondazione e rifondazione della città di Buenos Aires attraverso un’atavica e straziante rievocazione del suo passato. “María de Buenos Aires è il tango è il tango è Buenos Aires”, ha scritto Petra Motta. Metafora e simbolismo permeano fortemente ogni suo momento, in un’efficace e sapiente alternanza tra sacro e profano. Leit-motiv sempre evocato, più o meno dichiaratamente, la crisi economica e le nevrosi della società di tutti i tempi, in un crescendo di emozioni che la musica accompagna e sottolinea magistralmente fino allo straordinario atto di partenogenesi del finale in cui la protagonista muore generando repliche di se stessa. È la metafora della città di Buenos Aires e delle sue infinite storie di vita, di amore e di morte, è la vita portata in scena nei suoi aspetti più deliranti con tutte le sue contraddizioni, esaltazioni, emozioni. È la vita che si alterna alla morte in uno scenario lucido e dissacrante ma incredibilmente permeato di religiosità, forte come solo l’amore può essere, crudele come l’ineluttabilità del destino. Magistralmente delineata, la figura femminile della protagonista emerge dal testo di Ferrer senza filtri, spogliata da ogni protezione, rivelata nei suoi sentimenti più profondi e inconfessabili. Lei è l’immagine speculare della città con le sue violenze, i drammi, le leggende e le magie, le allucinazioni di un inferno grottesco evocato dalle fogne del sottosuolo mentre si consuma un’esistenza disperata nella visione preannunciata di un futuro ancora da venire ma già, inesorabilmente, segnato.

(Il testo sulla genesi di Maria De Buenos Aires è tratto dal comunicato stampa)

María De Buenos Aires
ed. Warner/Chappel Music Argentina

Tango operita di Astor Piazzolla
libretto di Horatio Ferrer
regia di Marco Chiarini ripresa da Sergio Valastro


con
Tania Furia  Maria de Buenos Aires  
Ruben Peloni  Cantor
Sergio Valastro El Duende
Roberta Beccarini/Pablo Moyano  ballerini

Massimiliano Pitocco  bandoneon
Rosario Mastroserio  pianoforte
Mauro De Federicis  chitarra
Marco Felicioni  flauto
Daniele Orlando  violino
Ornela Koka  violino
Laura Pennesi  viola
Massimo Magri  violoncello
Roberto Della Vecchia  contrabbasso
Alfredo Laviano  batteria
Antonio Vitagliani  vibrafono

Direzione musicale
Mauro De Federicis

Direttore dell’allestimento
Mirko De Luca

Fonica
Marco D’Eramo

Elementi di scena
Michele Modasferi

Segreteria di produzione
Alessandra Colangelo

Amministrazione
Giacomo Di Marco / Enio Spinozzi

Produzione
Società della Musica e del Teatro “Primo Riccitelli” - Teramo (AdriaticIPA - Archeo.S)

Biglietti: Euro 17,00/12,50/9,00
Per informazioni e prenotazioni: 02.83389401/2/3, laverdi.org


Adriana Benignetti