sabato 8 giugno 2013

“Ravello Festival 2013”

Si svolgerà dal 29 giugno al 7 settembre 2013 il celebre Festival, quest’anno dedicato a Oscar Niemeyer e con “il domani” come filo conduttore




Sulla scia del successo ottenuto nella scorsa edizione (+ 15% di biglietti venduti rispetto al 2011), il Ravello Festival estivo riparte nel 2013 con un cartellone ancora più fitto che in passato: sono 70 i giorni di programmazione (dal 29 giugno al 7 settembre) e oltre 40 gli eventi proposti, senza contare le mostre e gli incontri di parola, che arricchiscono un’offerta articolata e internazionale. Il Belvedere di Villa Rufolo, rinnovato anche nel look e reso ancora più elegante, farà da cornice alla maggior parte degli eventi, diventando il punto di riferimento assiduo e privilegiato del Festival. Nell’affascinante Sala dei Cavalieri, nei giardini amati da Wagner, troveranno posto, invece, gli spettacoli più raccolti e i concerti cameristici, mentre l’Auditorium Niemeyer, sede principale dell’attività in destagionalizzazione promossa dalla Fondazione Ravello, verrà utilizzato in poche occasioni di spicco. A Oscar Niemeyer, tuttavia, il Festival dedica (per scelta dei consigli della Fondazione) quest’edizione 2013, celebrando – con due concerti brasiliani e una mostra monografica – un grande architetto che ha voluto arricchire Ravello con un proprio capolavoro, un artista visionario il cui tratto sembra rimandare felicemente al tema conduttore di quest’anno: “il Domani”. Il cartellone spazia, come da tradizione ormai consolidata, dalla musica sinfonica a quella da camera, dal jazz al pop, dalla danza al teatro e alle arti visive, assecondando una vocazione culturale trasversale e intelligente. Il Leitmotiv dell’edizione 2013 sarà declinato con l’offerta di musiche e proposte innovative, persino sovversive rispetto all’epoca di produzione, ma anche con la passerella di orchestre giovanili internazionali e di vincitori di concorsi pianistici. Attenzione particolare sarà dedicata agli anniversari di questo 2013, a cominciare dal bicentenario di Wagner, nume tutelare della manifestazione, per proseguire con quello di Verdi, senza dimenticare Gesualdo, Britten, D’Annunzio, Nureyev. Ai settecento anni di Boccaccio, invece, il Festival darà spazio nel corso della programmazione autunnale. Alle attività performative, il Ravello Festival e la Fondazione Ravello affiancano, anche quest’anno, un’intensa offerta formativa, grazie alle collaborazioni sviluppate con l’Università Suor Orsola Benincasa sul versante del management culturale e della comunicazione. Altre collaborazioni legate al Festival sono quelle con l’Opera di Roma, con Città della Scienza, con la Biennale di Venezia. Il tradizionale concerto wagneriano sarà affidato all’Orchestra e al Coro del Teatro di San Carlo (13 luglio) diretti da Hartmut Haenchen. Wagner è al centro anche del concerto del duo Nardis – De Fusco (con la prima assoluta dei Wesendonck Lieder per voce maschile; 11 luglio), del libro di Carlo Alberto Defanti e soprattutto del film-maratona (sette ore) di Tony Palmer che il regista, reduce dalla Scala e dalla Fenice, presenterà nel weekend inaugurale della manifestazione. Con Verdi, invece, Wagner dividerà lo spazio della mostra di costumi storici provenienti dal Teatro dell’Opera di Roma e le atmosfere del concerto proposto da Francesco Nicolosi con la voce recitante di Mariano Rigillo (29 agosto). Un omaggio un po’ irriverente è quello che gli Oblivion (17 agosto), gruppo cult di youTube nato sulla scia dello storico Quartetto Cetra, renderanno ancora a Verdi, protagonista pure del concerto del Quartetto del San Carlo (17 luglio). Grande attesa già suscita la mostra-installazione che Mimmo Paladino, artista di punta della scena internazionale, svilupperà intorno alla figura di Gesualdo da Venosa in Villa Rufolo, dove un’altra mostra – cambiando epoca e genere – racconterà i fasti della canzone italiana di C.A. Bixio: il Festival proporrà, collegata all’esposizione, anche una serata speciale (9 agosto) con Pippo Baudo e Christian De Sica in veste di cantante. Tornando al classico, si segnalano la presenza della prestigiosa European Union Youth Orchestra (con un programma di grande virtuosismo, da Berlioz a Stravinskij; 23 agosto) e delle orchestre giovanili di Romania (con Barry Douglas alle prese col Primo di Caijkovskij; 19 luglio) e di Turchia (con il celebre Shlomo Mintz interprete di Beethoven; 7 settembre, serata finale). Il Concerto all’Alba vede coinvolta l’Orchestra del Verdi di Salerno diretta da un emergente di sicuro talento, Alvise Casellati. Tra gli altri complessi giovanili annunciati, l’Orchestra dell’Opera di Roma (28 luglio) e quella del Collegium di Ginevra (30 giugno). Di notevole impatto il concerto degli strumentisti della celeberrima Bayerische Staatsoper insieme al Coro Audi (5 settembre). Grande jazz, il 20 luglio, col quartetto formato da Wayne Shorter (che festeggia 80 anni), Brian Blade, John Patitucci e Danilo Perez. In ambito jazzistico, importante pure la presenza del norvegese Tord Gustavson (22 agosto), del quintetto di Francesco Cafiso (25 agosto) e della pirotecnica Sousaphonix Band di Mauro Ottolini (3 agosto). La migliore canzone italiana è rappresentata da Fiorella Mannoia (il 6 settembre, in acustico con i Solis String Quartet per la prima volta), e poi Raphael Gualazzi (21 luglio), Tosca (con un inedito omaggio a Roberto Murolo, 31 agosto), ma anche da Nina Zilli che, insieme a Fabrizio Bosso, darà vita ad una serata brillantemente sospesa ai confini del jazz (12 agosto). Il pop internazionale vede in pedana Sarah Jane Morris (7 agosto) e David Knopfler (6 luglio), storico fondatore dei Dire Straits, di nuovo in Italia dopo venti anni. Atmosfere soft con la musica di Burt Bacharach affidata a Karima (20 agosto) e con la leggendaria Glenn Miller Orchestra (25 luglio). Due gli appuntamenti di danza, entrambi da appuntare con cura: “Il lago dei cigni” nella fantasiosa e dissacrante rilettura della coreografa sudafricana Dada Masilo (5 luglio), ed il “Gala Nureyev” (30 luglio) che, oltre a celebrare il grande ballerino con la presenza di etoiles illustri e coreografie storiche, ripropone pure le immagini del concerto che Nureyev diresse proprio a Ravello, nel 1991. In tanta abbondanza di star, non si possono dimenticare le presenze dei pianisti Ramin Bahrami (massimo lettore di Bach che eseguirà le Goldberg al tramonto; 14 luglio) e Roberto Cacciapaglia (6 agosto), né del famoso musicista brasiliano Hamilton de Holanda (18 luglio), chiamato a rendere omaggio a Oscar Niemeyer. Molte infine le curiosità, dall’omaggio sinfonico ai Pink Floyd (12 luglio) alla trasposizione jazz di “900” di Baricco (1 agosto), fino alla sonorizzazione dal vivo del film “La febbre dell’oro”, affidata ad uno specialista del valore di Timothy Brock (4 agosto). 

(comunicato stampa)

Per maggiori informazioni: ravellofestival.com