martedì 2 aprile 2013

“Don Chisciotte” al Teatro Petruzzelli, Bari

Dal 4 al 7 aprile 2013, il balletto su libretto di Marius Petipa, basato sul celebre romanzo di Miguel De Cervantes, con il Balletto del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo


(Foto di  N.Razina)

Sarà il Corpo di Ballo del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo diretto da Jurij Fateev, il grande protagonista di Don Chisciotte, balletto di Ludwig Minkus, su libretto di Marius Petipa basato sul famoso romanzo di Miguel De Cervantes, in scena al Teatro Petruzzelli di Bari dal 4 al 7 aprile 2013.


Uno spettacolo che nasce dalla collaborazione con ATER Associazione Teatrale Emilia Romagna e che vedrà sul podio dell’Orchestra del Teatro Petruzzelli il maestro Boris Gruzin.

Don Chisciotte debutterà giovedì 4 aprile ore 20.30: il balletto che si articola in tre atti (sei scene) e un prologo, per una durata di 2 ore e 55 minuti (due intervalli), avrà la coreografia di Aleksander Gorskij (1902), ripresa da Marius Petipa, le danze gitane e orientali sono di Nina Anisimova, la coreografia Fandango di Fëdor Lopuhov. Le scene originali di Aleksander Golovin e Konstantin Korovin sono, invece, riprese da Mihail Šišljannikov.

Nel ruolo di Don Chisciotte danzerà Vadim Beljaev, in quello di Sancho Panza Stanislav Burov (4, 5, 7 aprile matinée) e Aleksander Fëdorov (6, 7 aprile serale), di Lorenzo Dmitrij Pyhačov, di Gamache Soslan Kulaev. Kitri sarà interpretata da Elena Evseeva (4, 7 serale), Valerija Martinjuk (5, 7 matinée), Ekaterina Osmolkina (6 aprile), Basilio da Vladimir Škljarov (4, 7 serale), Kimin Kim (5, 7 matinée), Filipp Stepin (6 aprile). Nel ruolo di Espada Konstantin Zverev (4, 6, 7 serale) e Karen Loanissjan (5, 7 matinée), della Ballerina di strada Dar’ja Pavlenko (4, 6, 7 serale) e Sof’ja Gumerova (5, 7 matinée), di Mercedes Ljubov’ Kožarskaja (4, 6, 7 serale) e Elena Baženova (5, 7 matinée). La Danza gitana rivivrà sui passi di Ol’ga Belik e Karen Loanissjan (4, 6, 7 serale), Marija Lebedeva e Mihail Berdičevskij (5, 7 matinée). Le Fioraie saranno Marija Širinkina e Nadežda Gončar. A dar vita alla Regina delle Driadi Dar’ja Vasnecova (4, 7 serale), Keenan Kampa (5, 7 matinée), Julija Stepanova (6 aprile). Interpreti di Variazione Keenan Kampa (4, 6, 7 serale) e Julia Stepanova (5, 7 matinée), di Amore Svetlana Ivanova (4, 7 matinée), Elena Čmil (5, 7 serale), Elena Firsova (6 aprile), della Danza orientale Marija Ševjakova (4, 6, 7 serale), Ekaterina Mihajlovceva (5, 7 matinée). Il Fandango sarà di Elena Baženova e Kamil Jangurazov (4, 6, 7 serale), di Ljubov’ Kožarskaja e Boris Zhurilov (5, 7 matinée), Ekaterina Mihajlovceva e Kamil’ Jangurazov (6 aprile).

In scena anche due animali provenienti da un allevamento di Matera: il cavallo frisone Helke e l’asinello Ciro, selezionati dall’Associazione Musico Culturale “I Battitori” di Bari, Carbonara.

Il Balletto del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo
La storia del Balletto del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo è strettamente legata allo sviluppo dell’arte coreografica russa. I maestri di ballo stranieri hanno dato un contributo molto importante per la nascita e l’evoluzione del balletto russo. Alla fine del XVIII secolo a San Pietroburgo lavorano Franz Hilferding, Gasparo Angiolini, Giuseppe Canziani e Charles le Picqué. Il primo maestro di ballo e pedagogo russo è Ivan Walberch, che inizia la sua attività a San Pietroburgo nel 1790, la sua aspirazione è creare balletti con trame ispirate alla vita quotidiana. Focalizza la sua indagine creativa sul balletto di pantomima e i “divertissement” che diventano la sua risposta personale agli avvenimenti della guerra napoleonica. La storia del Balletto a San Pietroburgo nel XIX secolo è legata all’attività di Charles Didelot, Jules Perrot e Arthut Saint-Léon. Nel 1869, nel ruolo di maestro di ballo ad Artur Saint-Léon succede Marius Petipa, che con le sue creazioni definisce il codice del balletto accademico e porta il Balletto Mariinskij a risultati di eccellenza senza precedenti. Le sue creazioni si caratterizzano per la loro composizione magistrale, per gli effetti d’insieme delle coreografie e per le parti da solista ricche di virtuosismo. Le sue maggiori creazioni sono i balletti composti in collaborazione con i compositori Pëtr Čajkovskij e Aleksander Glazunov (La Bella addormentata, Il lago dei Cigni, Raymonda). Le famosissime: Anna Pavlova, Matil’da Kščesinskaja, Tamara Karsavina, Ol’ga Preobraženska, Julja Sedova, Ljubov’ Egorova, Ol’ga Spesivceva e gli altrettanto famosi Vaclav Nižinskij, Nikolaj e Sergej Legat hanno calcato le scene del Mariinskij in quel periodo. Molti di loro hanno danno un grande contributo durante le leggendarie “Saisons Russes” di Parigi che hanno fatto conoscere le creazioni pioneristiche di Mihail Fokine in Europa. Il periodo post-rivoluzionario rappresenta un periodo difficile per il Teatro Mariinskij, la maggior parte dei ballerini principali erano emigrati, anche se il repertorio classico riesce ad essere preservato. Nel 1922, con la nomina a Direttore del Balletto di Fëdor Lopuhov – grande conoscitore dell’eredità classica e audace sperimentatore – il repertorio si arricchisce di nuove produzioni, molte delle quali ispirate a temi moderni. Galina Ulanova, Aleksej Ermolaev, Marina Semenova e Vahtang Čabukiani sono loro i ballerini principali di quegli anni. L’arte del Balletto negli anni ‘30 subisce una forte influenza del teatro di prosa che si riflette nelle produzioni: La fontana di Bahčisaraj di Rostislav Zaharov, The Heart of the Hills di Vahtang Čabukiani e Romeo e Giulietta di Leonid Lavrovskij. Gli anni ’60 vedono balletti come Spartacus e Le miniature coreografiche di Leonid Jakobson, Il fiore di pietra e La leggenda dell’amore di Jurij Grigorovič, The Shore of Hope e La Sinfonia di Leningrado di Igor’ Bel’skij. I nuovi balletti rivivono le tradizioni della danza sinfonica nell’interpretazione di “étoile” quali: Irina Koplakova, Natal’ja Makarova, Alla Osipenko, Irina Gensler, Alla Sizova, Rudolf Nureev, Mihail Baryšnikov, Valerij Panov, Jurij Solov’ëv e Anatolij Sapogov. Negli anni ’70 il repertorio si arricchisce di nuove creazioni, come La Sylphide e Napoli di Auguste Bournonville e di frammenti di coreografie tradizionali di Jules Perrot, Artur Saint-Léon e Jean Coralli. Inizia la collaborazione della compagnia di Balletto con Roland Petit e Maurice Béjart. Attualmente il repertorio del Balletto include l’eredità classica di Marius Petipa (Il lago dei Cigni, Il Corsaro, La Bayadère e La Bella addormentata) a cui si affiancano creazioni a firma di George Balanchine, Jerome Robbins, Roland Petit, Pierre Lacotte, William Forsythe, Angelin Preljocaj, Aleksej Ratmanskj. Dal 2001 il Teatro Mariinskij si è fatto promotore dell’annuale Festival Internazionale di Balletto Mariinskij. È l’unico Festival di danza classica attualmente presente in Russia, vi partecipano i solisti delle maggiori compagnie di danza di tutto il mondo.

In replica: venerdì 5 aprile ore 20.30 (turno B), sabato 6 aprile ore 17.00 (fuori abbonamento), domenica 7 aprile ore 15 .30 (turno C) e ore 21.00 (fuori abbonamento).
Biglietti in vendita al botteghino del Teatro Petruzzelli e su www.bookingshow.it

Informazioni: 080.975.28.40 – www.fondazionepetruzzelli.it