martedì 12 marzo 2013

Midori e John Axelrod, Auditorium di Milano

Un concerto interamente dedicato a Brahms, con la registrazione live della “Sinfonia n. 2”, da giovedì 14 a domenica 17 marzo 2013



Dopo lo strepitoso successo di critica e di pubblico della scorsa settimana, con la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, sarà, ancora una volta, John Axelrod a salire sul podio di Largo Mahler per guidare l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi in un programma interamente dedicato a Johannes Brahms, giovedì 14 (ore 20.30), venerdì 15 (ore 20.00) e domenica 17 marzo (ore 16.00)

E, a poco più di un mese dalla registrazione live della Quarta Sinfonia, il concerto segnerà un’altra registrazione, sempre live, questa volta della Seconda Sinfonia del genio di Amburgo. Si viene così a completare la prima parte del ciclo di registrazioni dell’integrale sinfonico brahmsiano de laVerdi, che si concluderà nella prossima stagione (2013/14) e porterà alla produzione di due distinti Cd con le quattro sinfonie del compositore tedesco. L’uscita del primo dei due Cd, prodotti da Telarc, prestigiosa etichetta primaria nel mercato USA, è prevista per il prossimo settembre. Entrambi gli album saranno ufficialmente presentati alla selezione per l’assegnazione dei Grammy Award a Los Angeles, Grammy che laVerdi si aggiudicò già nel 2010, con il Cd “Verismo Arias”, edito da Decca, insieme con il soprano americano Renée Fleming e il tenore bavarese Jonas Kaufmann. In apertura di concerto, il Concerto in il Re maggiore per violino e orchestra che vedrà, ospite d’eccezione, la violinista giapponese Midori.

Da non perdere
Giovedì 14 marzo ore 18.30
Conferenza BRAHMS E MAHLER
Relatore Enzo Beacco
Ingresso libero


Sebbene non consistente sotto il profilo strettamente numerico, la produzione di concerti per solista e orchestra si qualifica con forza nel corpus complessivo di Johannes Brahms per l’elevata qualità delle quattro prove offerte nel genere (le due partiture per pianoforte e orchestra opp. 15 e 83, il Concerto per violino op. 77 e il Doppio concerto per violino e violoncello op. 102), a ragione considerate come pietre angolari del sinfonismo di tardo Ottocento. Fra queste, l’op. 77 è probabilmente la più diffusa e conosciuta, e si può ben definire come “il concerto dell’Amicizia”, giacché fu appositamente concepita da Brahms per il violinista e compositore Josef Joachim, personaggio oggi dimenticato dai più ma la cui conoscenza si dimostra particolarmente stimolante per comprendere l’evoluzione dell’estetica musicale tedesca. Ponderoso e riflessivo è il preludio orchestrale, che introduce l’ascoltatore nel dipanarsi di una forma-sonata di schietta ispirazione classicista, ricordando per taluni atteggiamenti il clima espressivo della Seconda Sinfonia. In questa prima fase, i ritmi puntati e pensosi del violino solista si contrappongono all’andamento più melodico e lineare dell’orchestra. Il contrasto prosegue anche nella presentazione degli altri temi presentati dall’orchestra. Per la sicura e franca suggestione, il movimento centrale è il più conosciuto dell’intera partitura ed è quello che suscitò in passato le maggiori polemiche a causa della presunta mancanza di centralità del solista. Il movimento finale arriva quasi inaspettato con impeto, e crea uno spettacolare colpo di scena: il vigore del primo tempo si trasforma in un virtuosismo dal carattere marcatamente tzigano. Nessun artificio retorico è qui risparmiato al solista, coinvolto in un grandioso gioco au pair con il “tutto” orchestrale in cui il violino è chiamato a risolvere arpeggi rapidissimi, improvvisi cambiamenti ritmici, passaggi in ottava e mille altre diaboliche invenzioni. Si conferma qui, ancora una volta, il grande amore di Brahms per la musica popolare d’impronta zingaresca, senza mai tuttavia indulgere alla retorica.



Dopo la conclusione, nel 1876, della lunga e faticosa genesi della Prima Sinfonia, Brahms scrisse la Seconda sinfonia in un tempo per le sue consuetudini eccezionalmente breve – circa quattro mesi – tra giugno e ottobre 1877, in gran parte trascorsi a Pörtschach sul Wörthersee in Carinzia, un luogo la cui bellezza secondo Theodor Billroth (il medico amico di B.)  si rifletteva nel cielo azzurro, nella luce solare e nella fresca ombra verde della nuova sinfonia, considerata frutto di un felice contato diretto con la natura. Era consuetudine di Brahms parlare della propria musica con scherzoso umorismo; ma che cosa  bisogna pensare di quanto scrisse a Simrock, il suo editore, il 22 novembre 1877: “La nuova sinfonia è così malinconica che Lei non potrà sopportarlo. Finora non avevo mai scritto nulla di così triste e così dolce: la partitura deve uscire listata a lutto. L’avvertimento è sufficiente. Pensa davvero di permettersi una cosa simile?”. La contraddizione tra le affermazioni di B. basterebbe a suscitare dubbi sul luogo comune della serena spensieratezza della Seconda, peraltro già più volte messo in discussione. In realtà la sinfonia ha in sé ambivalente e chiaroscuri che si convengono alla sua natura di “tardo idillio”, all’intensità riflessiva di cui si carica la consapevolezza storica di B. di appartenere a un’epoca “tarda”, segnata dal rimpianto per una totalità perduta ed evocata mestamente; un’epoca in cui non è più possibile la fresca immediatezza di un idillio arcadico privo delle ombre malinconiche che si riconoscono nei primi due tempi della seconda, in ogni senso quelli di maggior peso. Prima esecuzione: 30 dicembre 1877, Vienna, Musikvereinsaal, Wiener Philharmoniker, direttore Hans Richter.

John Axelrod, direttore musicale Orchestre National del Pays de la Loire, direttore principale dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, primo direttore ospite Sinfonietta Cracovia. Con un repertorio estremamente vasto, programmi innovativi e carismatico stile direttoriale, Axelrod continua a imporsi come uno dei direttori più interessanti del panorama internazionale ed è richiesto dalle orchestre di tutto il mondo. Dopo aver completato la sua carica quinquennale come direttore principale della Luzerner Sinfonie Orchester e direttore musicale del Teatro di Lucerna, ed essere stato nominato direttore musicale dell’Orchestre National des Pays de la Loire (ONPL) di base a Nantes e Angers, nell’aprile 2011 John Axelrod è stato nominato direttore principale dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi. Sin dal 2000, John Axelrod ha diretto oltre 130 orchestre in tutto il mondo, la maggior parte delle quali con continuità e regolarità, evidenziando sia il suo successo sia la credibilità europea nel repertorio classico. Il suo profilo internazionale come direttore ospite negli Stati Uniti e in Asia, lo vede impegnato con la Washington National Symphony, Los Angeles Philharmonic (all'Hollywood Bowl), Philadelphia Orchestra, la Chicago Symphony (al Festival di Ravinia), NHK Symphony Orchestra di Tokyo, Kyoto Symphony e Shanghai Symphony. La sua attività operistica  comprende la prima esecuzione del Candide di Bernstein con la regia di Robert Carsen al Théâtre du Châtelet e al Teatro alla Scala; Tristano e Isotta ad Angers/Nantes diretto da Oliver Py e la nuova produzione Kehraus um St. Stephan di Krenek al Festival di Bregenz. Fortemente impegnato nella promozione del repertorio contemporaneo, Axelrod ha diretto, fra l’altro, le prime di lavori firmati da Kaija Saariaho, Wolfgang Rihm, Jörg Widmann, Marco Stroppa, Michael Gordon, Michael van der Aa, Avner Dorman, Marc-André Dalbavie, Pascal Dusapin, Wojciech Kilar, Gabriel Prokof’ev e Karim al-Zand. Come Primo Direttore Ospite della Sinfonietta Cracovia (2000-2010), John Axelrod ha diretto la formazione nelle più prestigiose sale concertistiche europee, ha collaborato con ARTE, ha diretto l’orchestra ad Auschwitz per un film in memoria dell’Olocausto, prodotto dalla BBC e vincitore dell’Emmy Award 2007. Ha inciso diversi lavori: da Franz Schreker e Wladyslaw Szpilman a Fazil Say, Rolf Wallin e Leonard Bernstein, per SonyClassical, Ondine, Nimbus, Kairos e Genuin. Laureato alla Harvard University nel 1988 e formatosi nella tradizione di Bernstein, ha studiato al Conservatorio di San Pietroburgo con Ilya Musin nel 1996, e ha partecipato al programma dell’American Symphony Orchestra League.

Midori (violino). Dal suo debutto a 11 anni con la New York Philharmonic, oltre 25 anni fa,  (Osaka, 1971)  ha raggiunto risultati incredibili che la mettono in una posizione particolare come musicista geniale, innovatrice e appassionata sostenitrice delle enormi potenzialità dei bambini. Nominata nel 2007 Ambasciatrice di Pace dal Segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, Midori rappresenta un nuovo modello per i giovani artisti che cercano un equilibrio tra l'ambizione per una carriera ai più alti livelli e l’esperienza nell’investire nel potere della musica per cambiare la vita. L'attività di Midori si alterna tra recital, musica da camera e collaborazioni con le orchestre più prestigiose, con performance e tournée in tutto il mondo; un impegno ancora maggiore nel già intenso lavoro dei progetti educativi nella veste di Chair of the Strings Department della Thornton School of Music in California. Nel 1992 Midori ha fondato Midori & Friends, un’organizzazione no-profit di New York, che fornisce programmi di educazione musicale a migliaia di bambini meno fortunati. Altre due organizzazioni, Music Sharing (con sede in Giappone), e Partners in Performance (con sede negli Stati Uniti), portano la musica nella vita di persone che altrimenti non verrebbero mai a contatto con le arti. Il suo coinvolgimento si estende anche ai giovani violinisti, per i quali si impegna con corsi di perfezionamento in tutto il mondo, e ai suoi programmi con la Orchestra Residencies Program. Tra le più recenti registrazioni, da ricordare le Sonate di J.S. Bach e Béla Bartók; nonché The Essential Midori, una compilation in doppio Cd (Sony Masterworks). Il violino di Midori è un Guarnieri del Gesù del 1734 "ex-Huberman", che le è stato affidato a vita dalla Hayashibara Foundation.

Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, Largo Mahler, Milano
Giovedì 14 marzo 2013 ore 20.30
Venerdì 15 marzo 2013 ore 20.00
Domenica 17 marzo 2013 ore 16.00

Brahms
Concerto in Re maggiore per violino e orchestra op. 77 (durata 38' circa)
Sinfonia n. 2 in Re maggiore op. 73 (durata 45' circa)

Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi

Violino Midori
 Direttore John Axelrod



Auditorium di Milano Fondazione Cariplo
Largo Gustav Mahler
tel. 02.83389.401/2/3 (orario biglietteria: da martedì a domenica 14.30 – 19.00)
Biglietti
Euro 31,00/23,50/18.00/13,00
www.laverdi.org