sabato 9 febbraio 2013

Dopo 11 anni, Notre-Dame de Paris torna al Teatro alla Scala di Milano

Grandi cast per il balletto di Roland Petit, ispirato al romanzo di Victor Hugo, con la musica di Maurice Jarre, le scene di René Allio e i famosissimi costumi di Yves Saint-Laurent: in scena dal 10 febbraio al 5 marzo 2013

 Natalia Osipova e Roberto Bolle
 (Foto di Rudy Amisano)

«Attratto dal Medioevo e dal suo misticismo, avevo preso a meditare su Il monaco di Matthew Gregory Lewis. Avevo addirittura già architettato un libretto e commissionato una partitura [...] Ma poi la cosa non è andata in porto. Un giorno, passando davanti a una libreria, vidi una edizione di Notre-Dame de Paris. Da sempre interessato al Medioevo e ai suoi monaci, incuriosito la acquistai per rileggere un’opera di cui avevo scordato i particolari. 




Rileggendo il romanzo, mi resi conto che Victor Hugo andava oltre Lewis. Subito ho rifatto il libretto sulle tracce di Hugo [...] Per me, lo spettacolo è una creazione totale: danza, scene, costumi, partitura musicale [...] Come librettista e coreografo, vedo i tre personaggi di questa passione fatale come creature “a parte”: Esmeralda come l’amore è zingara e quindi sospettata di essere un po’ strega. Quasimodo non è un mostro, è piuttosto un individuo complessato, perché ha subito un infortunio. Creature che vengono respinte per la loro “differenza”. Frollo è un uomo tormentato fra i suoi desideri e la sua coscienza, fra la carne e lo spirito. Potrebbe essere una storia di oggi. Il mio balletto Notre-Dame de Paris racconta una bella e grande storia. Deliberatamente ne ho espunto l’aneddoto e la pantomima: mi auguro che svanisca il Medioevo alla Viollet-le-Duc e che, per lo spettatore, resti soltanto la tensione tragica del capolavoro di Victor Hugo. René Allio, nelle sue scene, Yves Saint-Laurent, nei suoi costumi e Maurice Jarre, nella sua musica, hanno seguito la medesima via della sobrietà». Roland Petit (dal programma di sala del Teatro alla Scala. Stagione d’Opera e Balletto 2012/2013)

Il Corpo di Ballo
(Foto di A. Tamoni)

Esmeralda, Quasimodo, Frollo, Phoebus: quattro personaggi, perni di una vicenda dalle forti tinte drammatiche e passionali. Il Corpo di Ballo ne sottolinea, quasi come un coro antico, le dinamiche, e sullo sfondo, presenza silenziosa ma incombente, la cattedrale. Notre-Dame de Paris, ispirato al romanzo di Victor Hugo, musica di Maurice Jarre, scene di René Allio e i famosissimi costumi di Yves Saint-Laurent, torna in scena alla Scala dal 10 febbraio al 5 marzo dopo oltre dieci anni dalle ultime rappresentazioni. Torna a celebrare Roland Petit, la sua forza teatrale, la capacità di evocazione e di sintesi nel far emergere i nuclei essenziali della vicenda, esaltando la sua idea di spettacolo come creazione totale.

Sapientemente costruito, in due atti, Notre-Dame de Paris riunisce tutte le anime di Petit in  una grandiosa produzione. I protagonisti si stagliano sul palcoscenico come simboli, ma sono chiamati a una vera prova tecnica, artistica e interpretativa: Quasimodo, il campanaro di Notre-Dame, che Petit stesso interpretò alla creazione, e che amava definire un principe in un corpo deforme; Esmeralda, con la sua allegria e sensualità di zingara, a sua volta “diversa”; il bel capitano Phoebus con la sua linearità e baldanza atletica, l’arcidiacono Frollo, con la sua perversione, la continua lotta interiore tra ardore e rigore. Per questi ruoli principali sono state coinvolte le étoiles della Scala Roberto Bolle e Massimo Murru, gli ospiti Natalia Osipova e Ivan Vasiliev, principals al Teatro Mikhailovskij e all’American Ballet Theatre, i primi ballerini del Teatro ma anche artisti emergenti della compagnia. Accanto a loro, tutto il Corpo di Ballo.

N. Osipova, E. Nezha e M. Zeni in prova
(Foto di Rudy Amisano)


Le recite di apertura (10 febbraio alle ore 15, e le sere del 14 e 16 febbraio) vedono Natalia Osipova e Roberto Bolle in un duplice debutto: come coppia, non avendo mai danzato insieme prima d’ora, e come interpretazione: per la prima volta daranno vita ai personaggi di Esmeralda e di Quasimodo. Accanto a loro, saranno Mick Zeni, che torna in scena nel ruolo di Frollo, già interpretato in precedenza, e Eris Nezha in debutto in quello di Phoebus. Il ruolo di Quasimodo è già stato cavallo di battaglia di Massimo Murru fin dalla prima  presentazione, nel 1998, al Teatro alla Scala; lo riprenderà, nelle recite del 19 e 21 febbraio. Sarà invece un debutto assoluto, la sera del 1 e del  5 marzo, per Ivan Vasiliev, per la prima volta sul palcoscenico della Scala, e per la prima volta impegnato in questo balletto. E sarà Petra Conti a rivestire il ruolo di Esmeralda con entrambi questi straordinari artisti. 

Petra Conti e Ivan Vasiliev in prova 
(Foto di Rudy Amisano)


Nelle recite del 19 e 21 (con Massimo Murru e Petra Conti) Eris Nezha si cimenterà nel ruolo di Frollo, mentre Phoebus sarà Marco Agostino; nelle recite del 1 e 5 marzo, (accanto a Petra Conti e Ivan Vasiliev) Nezha riprenderà il ruolo di Phoebus mentre Frollo sarà Antonino Sutera. Nella recita del 23 febbraio e anche nella pomeridiana “Invito alla Scala” del 1 marzo, altra coppia da tenere d’occhio; il neo-solista Claudio Coviello, nel ruolo di Quasimodo, accanto a Lusymay Di Stefano/Esmeralda; lo scorso autunno, da poco uscita dalla scuola di ballo, già si era segnalata,  in Raymonda come solista del pas classique Hongrois. Accanto a loro Marco Agostino (Phoebus) e Antonino Sutera (Frollo).



10, 14, 16, 19, 21, 23 Febbraio 2013
1 (2  rappr), 5 marzo 2013

Notre-Dame de Paris
Coreografia e libretto
Roland Petit

Supervisione coreografica Luigi Bonino
Assistente alla coreografia Gillian Whittingham
Musica Maurice Jarre
Direttore Paul Connelly
Scene René Allio
Costumi  Yves Saint-Laurent
Luci   Jean-Michel Désiré

Étoiles
 Roberto Bolle (10, 14, 16 feb)
Massimo Murru (19, 21 feb.)

Artisti ospiti
Natalia Osipova (10, 14, 16 feb)
Ivan Vasiliev (1s, 5 marzo)

Produzione Teatro Bol’šoj Mosca

 Biglietti: da € 127  a € 11  più prevendita
Per informazioni: tel. 02/72.00.37.44, www.teatroallascala.org

Lo spettacolo sarà ripreso dalle telecamere della RAI - Radiotelevisione Italiana e verrà trasmesso in diretta il 14 febbraio sul circuito cinematografico digitale e  in differita su RAI 5 il 17 febbraio alle ore 21.15.