martedì 26 febbraio 2013

“Basta frac, qui si dirige in jeans”: nasce il progetto “JeansMusic”

Il direttore d'orchestra Matthieu Mantanus organizza un concerto di musica sinfonica fuori dagli schemi: contatto con il pubblico, luci, abbigliamento informale e altro



Come avvicinare i giovani alla musica classica? Una domanda che in tanti – musicisti, organizzatori, direttori artistici, direttori generali – si pongono e sempre più di frequente. 

Tante le proposte, tra le quali, di recente, quella di un giovane direttore d’orchestra, Matthieu Mantanus: una proposta che nasce da un’impellente esigenza di rinnovamento, “dalla convinzione che l’austerità distragga – e inevitabilmente allontani – gli spettatori”. E che, fin dal nome, JeansMusic, si spiega: rompere il rituale del concerto classico, togliersi il frac ottocentesco, vestire il palco di luci, video e animazioni capaci di immergere lo spettatore nella musica, in un mondo onirico e fortemente emozionale.

Il giovane direttore d’orchestra Matthieu Mantanus, già collaboratore-associato di Lorin Maazel e del compianto Giuseppe Sinopoli, progetta, quindi, un concerto alternativo a quello tradizionale. È possibile dirigere un'orchestra e contemporaneamente parlare parlare al pubblico? Come "entrare" nel cuore degli spettatori e suscitarne le emozioni?

Per saperlo, attendiamo lo spettacolo che Mantanus & Co. lanceranno a maggio, a Milano, con tanto di suggestivo incipit: buio pesto squarciato da un fascio di luce sul direttore, non più in marsina; lui parla e sorride, all'improvviso archi, ritmo e armonie, accompagnati da giochi di luce. Lo show promette contenuti d'impatto e colpi di scena: «Il compositore, del quale non si cambierà neppure una nota, verrà abbinato a un grande compositore, e quest'ultimo a un tema “forte”, nel quale le persone possano identificarsi. Beethoven? La rivoluzione. Cajkovskij? L'intimità. Debussy e Ravel? La Belle Epoque. Infine, anche la comunicazione passerà al 90% attraverso la rete: viviamo in una società multimediale, dove le emozioni si presentano iperconnesse e crossmediali. Gli spettacoli saranno quindi “social”, favorendo il contatto diretto con il pubblico. Attraverso commenti, condivisioni e "cinguettii" in tempo reale.

Nel saluto di Matthieu ritroviamo il senso del progetto JeansMusic, e tutta la sua energia: «Basta frac, io dirigerò in jeans».