venerdì 21 dicembre 2012

Alessandro Marangoni nominato all’International Classical Music Awards

Il CD del pianista, con l’incisione dei concerti per pianoforte e orchestra di Castelnuovo-Tedesco, va in finale al prestigioso premio internazionale


Foto di Vanessa Zan
«Ho conosciuto il Concerto n. 2 attraverso la nipote del compositore, che ho incontrato a New York. Era un lavoro praticamente inedito, del quale ho fatto una performing-edition. Poi ho scoperto quattro danze per orchestra manoscritte, che abbiamo deciso di incidere insieme ai Concerti. Si tratta di Concerti molto brillanti, capaci di far saltare il pubblico sulle sedie, in particolare il Secondo Concerto, che  sembra scritto da un Rachmaninov italiano. C’è anche molto di Hollywood e della musica da film; c’è qualcosa dell’ultimo Mendelssohn. Speriamo che i direttori artistici capiscano l’importanza di far ascoltare questa musica, perché oggi di Castelnuovo-Tedesco si conoscono solo i brani per chitarra. Non si tratta di fare solo un’operazione di recupero, ma di presentare pagine che vanno annoverate tra la grande musica – la qualità dell’invenzione melodica di Castelnuovo-Tedesco è incredibile – e non tra le cose minori. Spero di poterli eseguire spesso in pubblico, soprattutto in America, dove mi sembra ci sia molto interesse intorno a questo compositore». Alessandro Marangoni



Nuovo importante riconoscimento per il giovane pianista italiano Alessandro Marangoni. La sua incisione dei Concerti per pianoforte e orchestra  n. 1 e n. 2 di Mario Castelnuovo-Tedesco assieme alla Malmö Symphony Orchestra diretta da Andrew Mogrelia, uscita per Naxos lo scorso aprile 2012,  è stata nominata all'ICMA, International Classical Music Awards, il più importante premio internazionale per la musica incisa e i grandi interpreti del repertorio classico. I due Concerti per pianoforte di Mario Castelnuovo-Tedesco costituiscono una coppia di lavori a contrasto. Il Concerto n. 1, scritto nel 1927, è un esempio lampante e spiritoso dello  spirito romantico del compositore, melodie raffinate e orchestrazione ricca ma trasparente. Il Concerto n. 2, composto una decina di anni più tardi, è un lavoro più oscuro, più drammatico e virtuosistico. Il sofferto e sognante movimento lento e il finale appassionato si tingono di tristi momenti di cupa agitazione, predizione dello svolgimento di tragici eventi con l'imminente introduzione delle leggi razziali fasciste che hanno portato Castelnuovo-Tedesco a cercare esilio negli Stati Uniti nel 1939.  Testate come il Times, il Daily Telegraph e Gramophon hanno recensito con particolare favore l'incisione di Marangoni. A gennaio verranno annunciati i vincitori del prestigioso premio, selezionati da una giuria composta da alcuni dei più illustri rappresentanti della critica musicale internazionale. 

Leggi QUI la recensione del CD.