martedì 27 novembre 2012

Il “Fidelio” di Christoph Campestrini e Marco Carniti al Teatro Lirico di Cagliari da venerdì 30 novembre 2012

Un nuovo allestimento del Lirico con la regia di Marco Carniti, le scene di Sabarina Cuccu, i costumi di Beniamino Fadda, la bacchetta di Christoph Campestrini e un cast vocale di specialisti nel repertorio beethoveniano


«Come affrontare Fidelio oggi e non essere ipocriti? Come possiamo credere che l’intervento di un deus ex machina possa davvero cambiare le cose? Già in pieno Ottocento con Giuseppe Verdi vacillava quel positivismo, vicino agli ideali della Rivoluzione Francese, abbracciato da Beethoven. Come raccontarlo oggi? Rappresentare Fidelio comporta una responsabilità politica importante. Ti obbliga ad affrontare la realtà per quello che è. Ti mette a confronto con temi come giustizia, libertà, fratellanza, dignità umana. Ti chiede di credere nel trionfo della positività dell’uomo. Tutti valori, oggi, messi in discussione ed ancora in attesa di urgenti risposte. Questo accade però se collochiamo Fidelio nella sfera del “dramma storico”, al quale dare necessariamente una collocazione temporale precisa. L’opera, però, non ci parla di “storia”, ma di “idee” su cui fondare la storia: ideali, sentimenti. Fidelio è un’opera filosofica che parla d’amore. Come atto civile supremo. Una storia d’amore che ha come protagonista una donna che, per salvare il proprio uomo, mette a rischio la sua vita tanto da cambiare identità, per assumerne un’altra, totalmente teatrale, come mezzo per realizzare il suo obbiettivo: salvare il mondo dall’ingiustizia, attraverso la sola forza dell’amore. Una storia che da “reale” si trasforma in “ideale”. Dove il vero trionfo è quello della musica. E della sua essenza poetica. […]». Marco Carniti




«Il progetto registico di Marco Carniti, solido, nitido e lineare, supporta un’idea di scenografia contemporanea fatta di segni geometrici netti - verticali e orizzontali - di “macchine” che avanzano e arretrano, che salgono e scendono; elementi capaci di esprimere una dimensione atemporale, lontani da aspetti naturalistici. Le quattro scene sono concepite come vere e proprie installazioni artistiche. Ho voluto esaltare la loro essenza teatrale, attraverso un percorso di ricerca ed ispirato dalle suggestioni, dai suggerimenti e dalle emozioni che, da sempre, mi hanno trasmesso le opere di artisti come Francis Bacon, Christian Boltanski e Sergej Michajlovic Ejzenstejn. È una storia, questa di Fidelio, che si presta a una lettura astratta del tempo, libera e liberata da qualsiasi connotazione storica, che si concentra sugli aspetti universali della condizione umana. Nella mia idea visiva e scenografica, i canoni, le linee e le forme sono frutto di questa intuizione ed espressione di pensieri che devono essere utilizzati come strumento di riflessione. I quadri (di scena) sono spesso enfatizzati da immagini video, improvvise e ravvicinate, a volte in movimento ed a volte statiche, fondamentali per arrivare a decodificare la mia visione del capolavoro di Ludwig van Beethoven. Carta, metallo e materiali plastici, insieme al bianco e nero delle immagini (di Frederic Amat e Nick Arjolas), sono gli ingredienti che costituiscono la mia scena contemporanea, miscelati fino ad ottenere e sottolineare la sofferenza e solitudine dell’uomo, l’orrore di un’ingiustizia, il terrore della NON-libertà, il trionfo dell’amore, costringendo chi guarda ad infiniti rimandi. Fidelio si “veste” così sul palcoscenico del Teatro Lirico di Cagliari fino al coro finale, eruzione, finalmente, di luce e colori che rivelano l’autentico valore della libertà, così come intuibile nel manifesto grafico dell’artista Frederic Amat, attraverso il virare dal bianco e nero verso il colore». Sabrina Cuccu



Sarà Fidelio – singspiel in due atti di Ludwig van Beethoven su su libretto di Joseph Ferdinand Sonnleithner e Georg Friedrich Treitschke, dalla commedia Léonore, ou L’Amour conjugal di Jean-Nicolas Bouilly – il prossimo titolo della Stagione Lirica 2012/2013 del Teatro Lirico di Cagliari, da venerdì 30 novembre alle ore 20.30. Fidelio, la cui ultima e unica rappresentazione (in italiano) a Cagliari risale al marzo 1955 al Teatro Massimo, viene replicato: sabato 1 dicembre alle 19 (turno G), domenica 2 dicembre alle 17 (turno D), mercoledì 5 dicembre alle 20.30 (turno B), giovedì 6 dicembre alle 20.30 (turno F), venerdì 7 dicembre alle 20.30 (turno C).

L’opera, presentata in un nuovo allestimento del Teatro Lirico di Cagliari, si avvale della regia di Marco Carniti (artista versatile, capace di soluzioni registiche di grande inventiva, che da anni si alterna tra teatro, opera lirica e cinema), delle scene di Sabrina Cuccu e dei costumi di Beniamino Fadda, rispettivamente direttore degli allestimenti scenici e caporeparto sartoria del Teatro Lirico di Cagliari. Il disegno luci è firmato da Fabio Rossi, mentre i video sono di Nick Arjolas e di Frederic Amat. La direzione musicale è affidata a Christoph Campestrini, direttore austriaco e apprezzato interprete della tradizione musicale tedesca, alla guida di Orchestra e Coro del Teatro Lirico: il maestro del coro è Marco Faelli. Nel cast vocale dell’opera, rappresentata in lingua originale tedesca, tutti artisti specialisti nel repertorio beethoveniano: Alessandro Senes (Don Fernando), Domenico Balzani (debuttante Don Pizarro), Scott Mac Allister (Florestan), Claudia Iten (Leonore), Scott Wilde (Rocco), Valentina Farcas (Marzelline), Christian Baumgärtel (Jaquino), Fiorenzo Tornincasa (Primo prigioniero), Francesco Cardinale (Secondo prigioniero).

«La prima rappresentazione di Fidelio avviene a Vienna, Theater an der Wien, il 20 novembre 1805, con la direzione dell’autore, e l’opera viene riproposta, con varie modifiche, nel 1806 e nel 1814. La vicenda (relativa, pare, ad un episodio realmente accaduto durante la Rivoluzione Francese), era già stata trattata da altri compositori e drammaturghi: la moglie di un prigioniero politico (Florestan) si traveste da uomo, assumendo il nome di Fidelio, per poter entrare come inserviente nella prigione in cui è rinchiuso il marito, e portargli un minimo di conforto. Alla fine, l’arrivo del “Ministro” porterà alla liberazione dei prigionieri ed alla condanna del loro aguzzino. Nonostante l’intento “ufficiale” sia l’esaltazione della fedeltà coniugale e del sentimento amoroso, l’opera è permeata di concetti illuministi, configurandosi come un’esaltazione della dignità dell’uomo, della sua forza morale e, soprattutto, della libertà, valore supremo per Beethoven (non dimentichiamo che anche l’”Inno alla Gioia” di Schiller, che compare nella Nona Sinfonia, diventa tale solo per effetto della censura: in origine era un inno alla libertà, Freiheit, anziché Freude). Se la tematica è illuminista, la forza espressiva e l’intensità di molte pagine (il coro dei prigionieri “O welche Lust”, l’aria di Florestan “In des Lebens Frühlingstagen”, il terzetto “Euchwerde Lohn in bessern Welten”, ad esempio) hanno una connotazione estetica assolutamente romantica, presentando quella duplicità di lettura (razionalismo classico e travolgente eloquenza stürmisch) che caratterizza anche la produzione strumentale di Beethoven. L’azione si svolge in una fortezza-prigione di Siviglia nel secolo XVII, ma dall’opera è assente qualunque connotazione specifica (che probabilmente l’autore non voleva): il carattere assoluto dei valori espressi (valori illuministi, e come tali volutamente “atemporali”) consente una realizzazione scenica e registica libera e svincolata da esigenze realistiche». (da: “Fidelio, guida all’ascolto di Marco Faelli”, Teatro Lirico di Cagliari, 2012)

Prezzi biglietti: platea da € 70,00 a € 45,00 (settore giallo), da € 55,00 a € 35,00 (settore rosso), da € 40,00 a € 25,00 (settore blu); I loggia da € 50,00 a € 30,00 (settore giallo), da € 40,00 a € 25,00 (settore rosso), da € 35,00 a € 20,00 (settore blu); II loggia da € 30,00 a € 20,00 (settore giallo), da € 20,00 a € 15,00 (settore rosso), da € 15,00 a € 10,00 (settore blu).

La Biglietteria del Teatro Lirico è aperta dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, il sabato dalle 10 alle 13 e nell’ora precedente lo spettacolo. Rimane chiusa i giorni festivi.

Per informazioni:
Biglietteria del Teatro Lirico, via Sant’Alenixedda, 09128 Cagliari, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, il sabato dalle 10 alle 13 e nell’ora precedente lo spettacolo, telefono +39 0704082230 - +39 0704082249, fax +39 0704082223, biglietteria@teatroliricodicagliari.it, www.teatroliricodicagliari.it

Adriana Benignetti