martedì 3 luglio 2012

Scoppia il “Caso Lissner” dopo l’inchiesta di “Repubblica”


Lo stipendio del Sovrintendente del Teatro alla Scala ammonterebbe a 1 milione di euro circa

«Cosa pensano i lombardi di una Scala sostenuta da fondi pubblici che paga al Sovrintendente un compenso superiore al milione?»

«Il più alto dirigente regionale, con ben altre responsabilità, guadagna meno di un quarto di Lissner. E il suo stipendio è online».

Ha affidato a Twitter il suo attacco, Roberto Formigoni, 2 giorni fa: attacco diretto a Stéphane Lissner, ma anche a Giuliano Pisapia. Oggetto della contesa è lo stipendio di Lissner, riconfermato meno di un mese fa alla guida del Teatro alla Scala, fino al 2017. 

Stipendio che, un’inchiesta di Repubblica, ha rivelato essere tra i più alti al mondo (1 milione di euro circa); stipendio che il sindaco di Milano ha avallato (anche se, scoppiata la polemica, lo stesso Pisapia ha chiesto alla Scala i dati sulla gestione del Teatro); stipendio che lo stesso Lissner «per senso di responsabilità» aveva deciso di ridursi del 10% (riduzione prevista nel nuovo contratto). 11 top manager del Teatro avevano accettato, proprio come lui, di autoridursi lo stipendio del 10%: avevano perché, scoperto l’ammontare totale dei compensi di Lissner, non ci stanno, parlando di “sacrifici impari”. E scoppia così, il “Caso Lissner”, sul quale anche la Cgil vuol vederci chiaro e, attraverso Giancarlo Albori, fa sapere: «Non avremmo mai pensato a una cifra simile. Durante l’assemblea generale di martedì chiederemo trasparenza. E il confronto con gli stipendi degli altri sovrintendenti europei».

La retribuzione fissa del numero 1 della Scala è di 449 mila euro circa (ed è a questa somma che si applica la riduzione del 10%): ci sono, però, delle voci variabili che ammontano circa a 155 mila euro; c’è il costo della casa in piazza del Carmine (85 mila euro), il Tfr, la quota Inps e altri oneri a carico dell’azienda per una somma che si avvicina a 200mila euro: il tutto, per un totale di oltre 880 mila euro, cui va sommato anche il costo dell’auto, e relativo autista (circa 70milaeuro), la carta di credito e le spese di rappresentanza (e per queste ultime 2 voci non si sa quanto sia l’ammontare). Inoltre, a fine contratto Lissner avrà anche diritto a un “premio di fine lavoro” di circa 300mila euro.

 Adriana Benignetti