giovedì 19 aprile 2012

“Il Lago dei Cigni”, Teatro delle Muse, Ancona

“Tutto esaurito” per il capolavoro di Čajkovskij in scena sabato 21 e domenica 22 aprile con il Balletto Accademico di Stato di San Pietroburgo




Il Balletto Accademico di Stato di San Pietroburgo, fondato da Leonid Jacbson e la FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana, diretta dal maestro Mikhail Gertz, saranno i protagonisti de Il Lago dei Cigni, in scena sabato 21 aprile ore 20.30 e domenica 22 aprile ore 16.00 al Teatro delle Muse di Ancona: già “sold out” entrambe le serate. Due i cast di ballerini; sabato 21 aprile: Artem Pyhacov (Principe Siegfried), Svetlana Smirnova (Odette/Odille), Maksim Tkačenko (Rothbart), Vladimir Dorohin (Il Giullare); domenica 22 aprile: Ivan Zajcev (Principe Siegfried), Alla Bočarova (Odette/Odille), Il’Ja Osipov (Rothbart), Vladimir Dorohin (Il Giullare).





La musica dell celebre balletto fu composta da Piotr Iľjič Čajkovskij nel 1877 e divenne, a partire dal 1895 (anno della prima rappresentazione, 15 gennaio 1895 al Teatro Imperiale Mariinskij a San Pietroburgo, della coreografia originale di Marius Petipa e Lev Ivanov), sinonimo della grande scuola russa e del balletto classico. Il libretto si basa, invece, su un’antica fiaba tedesca Der geraubte Schleier (Il velo rubato) e narra dell’amore tra il principe Siegfried e la bella Odette, costretta da un incantesimo a trasformarsi in cigno ogni giorno al sorgere del sole. Il giovane, dopo averle promesso amore eterno, viene irretito da Odille, figlia di Rothbart, il malvagio stregone che ha reso vittima del tremendo maleficio la protagonista della storia. La trappola ordita per lui dall’affascinante cigno nero, tuttavia, non potrà nulla di fronte al vero amore e la storia si concluderà con il trionfo dei buoni sui cattivi.

Il Lago dei Cigni fu rappresentato per la prima volta al Teatro Bolshoi di Mosca il 20 febbraio 1877, con la coreografia di Julius Wenzel Reisinger. Moltissimi gli allestimenti che si sono succeduti nel tempo, anche se la maggior parte delle compagnie ha sempre fatto riferimento  alla versione di Petipa e Ivanov.


Adriana Benignetti