lunedì 26 settembre 2011

A colloquio con Elena Piva, tra orchestra e musica da camera

«L’Italia è un Paese bellissimo, con una varietà di paesaggi, di culture, di cibi, di sapori, che altrove difficilmente si trova in maniera così concentrata. Peccato che si preferisca investire sui calciatori, anziché sulla cultura»


(Foto: laverdi.org)
Una scelta del tutto casuale può a volte segnare un destino, indirizzarlo su una strada non ancora considerata, cambiando radicalmente il corso di una vita. È quanto è accaduto a Elena Piva, oggi Prima Arpa dell’Orchestra Sinfonica Verdi di Milano, ma, in origine, “arpista per caso”. I suoi genitori, appassionati di musica classica, avevano deciso, quando aveva 11 anni, di farle studiare uno strumento semplicemente per accrescere la sua cultura e così, dopo aver partecipato a un corso propedeutico estivo al Conservatorio di Rovigo, il caso ha voluto che lo strumento prescelto fosse proprio l’arpa.

«Dopo aver sostenuto l’esame di ammissione in Conservatorio, sono stata indirizzata verso le classi libere, che all’epoca erano arpa e oboe: alla fine ho optato per l’arpa. Non la conoscevo, in realtà: l’avevo vista solo nei cartoni animati. Quando mi sono resa conto delle dimensioni effettive dello strumento ho avuto qualche dubbio». La scelta, però, si rivela da subito indovinata e, affascinata dalla musica e dall’arpa, Elena continua il suo percorso di studi con passione, senza crearsi troppe aspettative. «Contemporaneamente al Conservatorio ho frequentato anche ragioneria e, dopo l’esame di maturità, avendo capito che quella non era la mia strada mi sono detta: “Voglio provare a fare la musicista”. Dopo un po’, però, scoraggiata da una serie di circostanze sfortunate, mi ero quasi convinta a smettere: avevo già deciso quale sarebbe stato il mio ultimo concerto e avevo già pronto il curriculum da inviare alle banche».

(Foto: laverdi.org)
Ancora una volta il destino interviene a suo favore e dopo aver vinto un’audizione presso l’Orchestra dell’Ente Lirico di Cagliari, tutto si rimette in moto. Nel 2000 arriva la collaborazione con l’Orchestra Sinfonica Verdi di Milano, istituzione che, contrariamente a quanto avviene presso moltissime associazioni musicali italiane, ha sempre prestato un’attenzione particolare all’arpa.

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 Adriana Benignetti